La procedura di sostituzione dei direttori delle Ater è un atto del tutto legittimo. E’ quanto sostenuto durante l’audizione nella commissione Politiche della casa del Consiglio regionale del Lazio, dall’assessore regionale Fabio Refrigeri e dal segretario generale della Giunta, Andrea Tardiola. L’audizione, come ha ricordato in apertura il presidente della commissione Enrico Panunzi, era stata richiesta dal gruppo di Forza Italia: Antonello Aurigemma ha parlato di “preoccupazioni condivise dai sindacati: da due anni a questa parte non c’è programmazione sull’emergenza abitativa, gli enti demandati alla gestione del patrimonio sono commissariati da luglio del 2013. A peggiorare la situazione è arrivata anche la cessazione dall’incarico dei direttori generali, decisa da due dirigenti regionali e non dall’assessorato“. Immediata la replica di Refrigeri: “Il Consiglio regionale ha approvato una norma, la legge 7 del 2014, che sancisce con precisione le competenze e le attribuisce alla direzione regionale, quindi la lettera dei dirigenti regionali è pienamente legittima. La politica fissa le norme, l’applicazione delle stesse non è nostro compito: non compete all’assessorato decidere chi deve ricoprire un ruolo amministrativo all’interno delle Ater“. “I commissariamenti – ha proseguito Refrigeri – si sono protratti perché stiamo discutendo la legge di riforma delle Ater. Abbiamo bisogno di strutture e norme più snelle per governare le politiche abitative. Noi proponiamo di conservare le attuali unità territoriali, ma con una governance unica. In questi mesi abbiamo ripristinato l’accordo sulla ripartizione dei fondi ex Gescal (257 milioni). I criteri individuati puntano principalmente all’acquisto di case invendute e alla rigenerazione urbana, in maniera da ridurre il consumo di suolo. Abbiamo messo in campo, poi, iniziative sui vari aspetti, penso all’housing sociale che è rivolto ad altre fasce sociali, all’edilizia agevolata, con le nuove regole per le convenzioni e lo stanziamento di 108 milioni nel triennio, ai mutui per l’acquisto della prima casa destinati alle coppie“. Fabrizio Santori (gruppo misto) ha notato l’assenza di tre dei sette commissari delle Ater e ha chiesto di convocare una serie di commissioni (una per ogni territorio) per capire i problemi esistenti: “Serve un intervento in particolare sull’ente di Roma – ha spiegato – che non fornisce ai consiglieri regionali i documenti sugli immobili affidati a partiti politici e associazioni. Vogliamo sapere, poi, cosa sta succedendo sulla manutenzione. Il tema non sono le poltrone: le Ater devono lavorare per rispondere alle esigenze dei cittadini“. Aurigemma, da parte sua, ha ribadito la richiesta di sospendere questi provvedimenti: “Nessun cambiamento prima della riforma delle Ater, in maniera da evitare contenziosi che in passato hanno provato cospicui risarcimenti a carico della Regione“. “E’ grave l’assenza di tre commissari – ha concluso il presidente Panunzi – Il problema delle Ater è concreto. C’è un debito fisiologico, ogni alloggio perde circa 30 euro al mese. E con le vendite il deficit è destinato ad aumentare. La politica deve partire da questo elemento per fare una riforma seria. Per quanto riguarda la sospensione di questi provvedimenti, non rientra davvero nei nostri poteri“.