Le tre risoluzioni firmate M5S hanno per oggetto l’adozione di un modello di performance manager da applicare a tutte
le aziende sanitarie e ospedaliere, la riduzione dei tempi di attesa e l’avvio di azioni per accertare il reale funzionamento delle strutture per la
gestione del rischio clinico nelle Asl, nelle aziende ospedaliere, negli ospedali classificati e nelle strutture accreditate. Su proposta dei
capigruppo di maggioranza (primo firmatario Vincenzi del Pd) e del presidente della commissione Sanità Lena è stata approvata, invece, una risoluzione che esprime apprezzamento e sostegno al decreto di riordino della rete ospedaliera del Lazio presentato dal presidente Zingaretti. Tra le indicazioni: sbloccare il turn over, uscire dal commissariamento entro il 2015 e l’opportunità di cronoprogrammi per l’attuazione dei costi standard, per il rispetto dei livelli essenziali di assistenza e “per la riorganizzazione dell’applicazione della rete sanitaria ospedaliera da
condividere con la commissione competente e la discussione in quella sede degli atti aziendali e dei piani strategici“. La risoluzione a firma dei capigruppo di opposizione di Pdl – Forza Italia, NCD, Fratelli d’Italia, La Destra e dai consiglieri del gruppo misto, chiede: lo sblocco del turn over, il coinvolgimento della commissione consiliare competente, il riferire al Consiglio ogni tre mesi sull’attuazione della riorganizzazione delle rete ospedaliera e l’uscita dal commissariamento entro il 31 dicembre 2015. Il presidente Zingaretti è stato inoltre impegnato a censurare il comportamento del direttore generale della Asl di Latina per dichiarazioni irrispettose del
ruolo di consigliere regionale. A stabilirlo una risoluzione di solidarietà al consigliere Simeone (Pdl – Forza Italia) approvata dall’Aula e che è stata presentata da esponenti di maggioranza e di opposizione. Infine, l’ultima delle sette risoluzioni approvate dall’aula ha come primo firmatario il consigliere Santori e impegna il presidente della Regione a coinvolgere la commissione Sanità su tutti i futuri provvedimenti in materia sanitaria e a renderla partecipe del processo di valutazione della dirigenza sanitaria.