Ulteriore mattinata di audizioni sul testo unificato delle proposte di legge n. 100 del 19/11/2013, n. 154 dell’8/04/2014, n. 201 del 15/10/2014, in materia di tutela dei consumatori. Questa volta la Commissione II – Affari comunitari e internazionali, cooperazione tra i popoli e tutela dei consumatori, presieduta da Piero Petrassi, ha incontrato due docenti dell’Università degli studi di Roma Tre: Liliana Rossi Carleo, professore ordinario di diritto privato, e Maria Cecilia Paglietti, ricercatrice di diritto privato comparato. A prendere la parola per prima la professoressa Carleo, che, premesso un apprezzamento di carattere generale per il testo, ha sottolineato l’importanza del principio di sussidiarietà, di cui ha chiesto un inserimento espresso nella normativa in preparazione. Apprezzabile, a suo avviso, anche la logica della concertazione tra imprese e associazioni dei consumatori che ispira la normativa, che si desume in particolare dalla formulazione dell’art. 2 unico comma, punto g); quanto ai suggerimenti concreti, essa ritiene sia il caso di citare espressamente il riferimento allo Statuto regionale. Anche il principio della “responsabilità sociale di impresa” meriterebbe una menzione esplicita, a suo avviso. Passando agli appunti critici, i principali si incentrano sull’art. 4, comma 2 punto b), che introduce criteri a proposito della verifica dello statuto delle associazioni, come quello della sua democraticità, che potrebbero risultare di delicata interpretazione. Inoltre, il concetto di prevalenza nello svolgimento della attività di tutela del consumatore, anziché di esclusività, potrebbe creare problemi.
Altra piccola lacuna rilevata, quella della possibilità per le associazioni di produrre autocertificazioni: ma il presidente Petrassi precisa che la previsione legislativa di controlli non preclude la possibilità per le associazioni di produrne; la docente afferma infatti che la questione può essere agevolmente risolta nell’ottica della concertazione, introdotta, come già visto, dall’art. 2. Altre note critiche, sul carattere biennale del rapporto della Giunta (sarebbe più opportuna una scadenza annuale) e sulla duplicazione del registro delle associazioni. Numerosi i quesiti posti dai consiglieri Silvana Denicolò (Movimento 5 stelle), e Gian Paolo Manzella (Per il Lazio) ai quali la docente ha risposto in modo puntuale, ribadendo comunque che il fulcro della verifica dovrebbe essere sempre il controllo delle attività delle associazioni, più che del numero degli iscritti e della sede, e che in conclusione “sussidiarietà, trasversalità e complementarietà” sono i tre concetti chiave in questa materia. È poi intervenuta la dott.ssa Paglietti, la quale, esaminando i profili di rilievo comunitario della normativa in preparazione, ha espresso particolare apprezzamento per la previsione dell’art. 6 comma 1 punto i), dove si fa menzione delle “azioni di classe“. Opportuno anzi, a suo avviso, sarebbe ampliare il discorso nel testo alla pratica della “alternative dispute resolution“, con la sua variante on line, che è ancora più facilmente attivabile dal cittadino: ciò renderebbe questa normativa veramente all’avanguardia.
Alla domanda di Denicolò sull’opportunità di inserire nel testo un riferimento ai codici di condotta, la Paglietti ha risposto in modo positivo. Ha infine suggerito maggiore attenzione alle definizioni di cittadino e consumatore, specialmente in tema di accesso al credito (il rischio potrebbe essere quello di tagliar fuori dalla definizione gli imprenditori). Il presidente ha ringraziato gli intervenuti, chiedendo dei contributi scritti che possano facilitare il lavoro ulteriore della Commissione, e ha quindi chiuso l’audizione. Presente ai lavori anche la consigliera Teresa Petrangolini (Per il Lazio).