“Tornare gradualmente alla normalità anche nei nostri ospedali. Questo l’appello che nel corso dell’ultima commissione sanità ho rivolto, di nuovo, all’assessore regionale D’Amato. Questo l’obiettivo che oggi deve essere perseguito con tenacia per dare ai pazienti no Covid la possibilità di essere curati. In questo contesto non posso non concordare con quanto sostenuto dal senatore Claudio Fazzone che ha sottolineato, in una nota inviata al presidente Zingaretti con la richiesta di relativo incontro urgente, come i nostri ospedali siano ridotti al collasso proprio perché incapaci di dare risposte ai malati no Covid. Tutte le strutture, a partire dal Santa Maria Goretti, sono in evidente affanno. Le attività sono bloccate, le liste di attesa per gli interventi e per le visite specialistiche sempre più lunghe. Gli screening sospesi da tempo aumentando il rischio di complicanze e diagnosi tardive che pagheremo in termini di salute nei prossimi mesi. La gestione dei pazienti affetti da altre patologie sta aggiungendo, infatti, emergenza all’emergenza. Il ritardo delle diagnosi, il rinvio degli interventi in elezione e programmati, la paura di andare in ospedale per farsi visitare sta portando molte malattie a prendere il sopravvento mettendo a rischio la vita stessa dei cittadini. La conversione degli ospedali, come il Santa Maria Goretti di Latina in strutture Covid, si è resa necessaria a causa del dilagare della pandemia. Ora i dati e la curva epidemiologica cominciano a dare qualche segnale di miglioramento. Questo non significa abbassare la guardia ma apre uno spiraglio per tornare a dare risposte a tutti quei pazienti cronici, affetti da patologie cardiovascolari o oncologiche, nonché tutti coloro che necessitano di assistenza ospedaliera ed oggi posti, purtroppo, in secondo piano a causa del Covid. Una richiesta la mia evidentemente non raminga considerato che la Asl di Frosinone sta, stando quanto apprendiamo, già programmando per la prossima settimana la riconversione di alcuni reparti dell’ospedale Spaziani in no Covid. Ancora una volta dobbiamo riconoscere che il direttore generale, Pierpaola D’Alessandro, sta lavorando all’insegna della lungimiranza e del tempismo. La stessa modalità di operare la vorremmo vedere anche in tutte le Asl del Lazio a partire da quella della provincia di LatinaSe non si cambia passo, e farlo è possibile, si rischia di incidere negativamente sullo stato di salute delle nostre comunità”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione sanità, Giuseppe Simeone
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