Quattro giornate di apertura straordinaria e gratuita con un ricco programma di spettacoli e percorsi di scoperta delle tipicità enogastronomiche del territorio. L’iniziativa è realizzata con il supporto di Lazio Innova e la collaborazione di ATCL – Associazione Teatrale fra i comuni del Lazio, ARSIAL – Azienda Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura nel Lazio, Agro Camera, I.R.Vi.T. – Istituto Regionale Ville Tuscolane, Associazione Dimore Storiche Italiane e Associazione Parchi e Giardini d’Italia.
La “Rete delle dimore storiche del Lazio” è stata costituita nel 2017 in applicazione della Legge regionale n. 8 del 2016. Ai 109 siti pubblici e privati selezionati attraverso il primo avviso pubblico, si sono aggiunti quest’anno 21 nuovi luoghi per un totale di 130 tra castelli e complessi architettonici, monasteri, chiese e conventi, palazzi e dimore storiche, parchi e casali.
Dal 25 al 28 aprile, cittadini e turisti potranno percorrere il territorio regionale da nord a sud e visitare gratuitamente 80 siti. Gli orari e le modalità di visita sono differenti, la prenotazione è obbligatoria. Per consultare l’elenco e avere info complete basta visitare il sito www.retedimorestorichelazio.it.
È possibile prenotare tutte le visite gratuite entro il giorno 26 aprile scrivendo all’indirizzo email dimorestoriche@tosc.it . Inoltre è possibile:
Quest’anno l’apertura delle 80 dimore sarà accompagnata da: 55 eventi, 5 percorsi di scoperta delle tipicità enogastronomiche del territorio laziale e 2 presentazioni del volume “I Giardini del Lazio” con una visita guidata.
“Da alcuni anni stiamo mettendo al centro delle politiche culturali anche il paesaggio e il valore del patrimonio. Non esiste angolo del pianeta, come nel Lazio, che ha la stessa concentrazione di beni. Non c’è solo Roma. Da qui tutte le politiche che abbiamo avviato, come la legge Valentini che individua le dimore storiche anche private come elemento di valorizzazione. Intanto nella rete entrano altri 21 gioielli che porta a 130 il numero dei siti – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: l’importante è averli censiti, e pubblicheremo dei libri sull’argomento. Questi luoghi faremo in modo di valorizzarli, perché al loro interno si possa riprodurre con l’arte e i prodotti enogastronomici quell’unicum così importante”.