L’atto di indirizzo votato oggi è stato presentato dal capogruppo del Pd Massimiliano Valeriani e sottoscritto da sedici esponenti sia di maggioranza che di opposizione. Nello specifico, impegna il presidente della Regione Nicola Zingaretti “a farsi parte attiva nei confronti del sindaco di Roma Capitale nel perorare la conferma della candidatura della città di Roma a ospitare i giochi olimpici e paralimpici del 2024 per garantire l’interesse dei cittadini romani e italiani a poter usufruire di una simile opportunità economica e culturale”.Bocciato un ordine del giorno presentato dai rappresentanti del Movimento 5 stelle teso a favorire un’intesa con il governo per sbloccare fondi statali e comunitari da destinare alla città di Roma “prendendo anche in considerazione le risorse eventualmente riferibili ai risparmi derivati a fronte della mancata candidatura”.
In apertura dei lavori, in rappresentanza della Giunta, il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, ha relazionato sui passi compiuti dall’Ente a supporto e sostegno del dossier olimpico. “Abbiamo fatto tutto quanto in nostro potere, come è avvenuto per il Giubileo o per la Ryder Cup, immaginando un contesto di rigenerazione urbana rispetto agli impianti sportivi da rendere disponibili agli atleti prima, alla popolazione poi. Tutto nell’ottica di un consumo di nuovo suolo pari a zero”, ha specificato.
Numerosi gli interventi dei consiglieri nel corso del dibattito. Michele Baldi (Lista Zingaretti) ha evidenziato i valori sociali e le opportunità di sviluppo di una Olimpiade. AncheGiancarlo Righini (FdI) ha voluto elencare i vantaggi derivanti dalla designazione a sede olimpica, ribadendo che i costi maggiori restano in questi casi in capo al Comitato olimpico internazionale e non alla collettività. Il suo collega di partito Fabrizio Santori ha denunciato la mancata partecipazione dei Municipi alla discussione sulla candidatura, “anche in quelli a guida Pd”. Gino De Paolis ha quindi inteso ribadire il pieno sostegno di Si-Sel, a tutti i livelli istituzionali, rispetto alla sostenibilità della candidatura di Roma e della nazione.
Il vicepresidente del Consiglio Francesco Storace (La Destra) ha poi criticato il “diktat” dei vertici nazionali del Movimento 5 Stelle che, a suo giudizio, hanno fortemente influenzato l’atteggiamento negativo ai giochi assunto dai rappresentanti del Comune di Roma. Per l’altro vicepresidente Mario Ciarla (Pd) “il sindaco di Roma si è comportata più da portavoce del Movimento che da primo cittadino”. Olimpia Tarzia (Lista Storace) ha ricordato come Virginia Raggi, in campagna elettorale, avesse promesso un referendum sull’opportunità della candidatura, sottolineando che le varie competizioni si sarebbero svolte in varie località d’Italia, con precise garanzie economiche da parte dello Stato centrale.
Pietro Sbardella (Misto), pur esprimendosi a favore dei giochi, ha contestato tuttavia la tempistica con cui è stata convocata la seduta straordinaria sulle Olimpiadi. “Troppo tardi rispetto alle scadenze”, ha spiegato, criticando anche Zingaretti per la sua mancata presenza in aula. Giuseppe Cangemi (Cuoritaliani) ha stigmatizzato a sua volta l’assenza degli assessori regionali. “È mortificante che la Giunta snobbi dibattiti di primaria importanza, così come è contraddittorio che il Partito Democratico oggi sia favorevole alla candidatura, quando in occasione della decisione per l’edizione del 2020 l’orientamento era di tutt’altro tenore”. Il suo collega di partito Fabio De Lillo ha espresso l’auspicio che le determinazioni assunte dalla Pisana siano in grado di incidere sul dibattito consiliare in programma in Campidoglio.
La contrarietà alla candidatura di Roma è stata ribadita e argomentata dal capogruppo del Movimento 5 stelle, Devid Porrello. “È sempre stato chiaro a tutti che se avessimo vinto le elezioni comunali sarebbe tramontata l’ipotesi di ospitare a Roma le Olimpiadi del 2024. Ce ne assumiamo le responsabilità – ha aggiunto – convinti che sia troppo rischioso per la nostra città e la nostra comunità organizzare un evento di tale portata, soprattutto sulla scorta delle esperienze negative delle ultime edizioni in altre nazioni e metropoli per molti versi simili alla nostra”. Dai banchi dello stesso gruppo Valentina Corrado ha quindi elencato le perdite accumulate da alcune sedi olimpiche del recente passato, rammentando all’Aula “i ritardi e gli sprechi avvenuti nel Lazio in occasione dei campionati mondiali di nuoto” nonché “i timori dell’allora premier Monti per le finanze nazionali quando si parlava dei giochi del 2020”. Per Silvia Blasi (M5s) la seduta straordinaria alla Pisana rappresenta “solo una vetrina, un segnale dato a qualche finanziatore di campagne elettorali”
Critiche al Movimento, in chiusura di dibattito, da parte di Massimiliano Valeriani (Pd): “Mi sarei aspettato la forza e il coraggio di condizionare la nostra discussione con un intervento di apertura che avesse dato sostanza, fornendo motivazioni, dati, contributi, rispetto alla decisione preannunciata dal Campidoglio, guidato da vostri esponenti. Così non è stato”.Luca Malcotti (Cuoritaliani) ha definito i Cinquestelle “il partito del no, incapace di fare un salto di qualità”. Ha inoltre proposto di accorpare al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre una consultazione popolare cittadina sulla candidatura di Roma. Daniele Mitolo(Pd), infine, ha riportato la posizione dei sindaci degli altri capoluoghi di provincia del Lazio, tutti favorevoli all’ipotesi Olimpiadi.
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“Stiamo lavorando insieme a Marche e Abruzzo – ha aggiunto l’assessore Michele Civita – per permettere ai cittadini della zona di usare anche i mezzi pubblici di queste regioni, visto che molti di loro lavorano o studiano lì. Ovviamente noi faremo lo stesso”.
Adesso il provvedimento torna in Giunta per l’approvazione definitiva.
Legge sull’informazione, approvati dall’Aula altri 20 articoli
La seduta del Consiglio regionale del Lazio, oggi presieduto dal presidente Daniele Leodori e dal vicepresidente Francesco Storace, ha approvato, con alcuni emendamenti, anche di Giunta, altri venti dei 36 articoli della proposta di legge regionale n. 210, contenente disposizioni a sostegno dell’editoria nel Lazio e riguardanti l’organizzazione delle attività di informazione e comunicazione istituzionali. Per la Giunta è intervenuta l’assessore Lavoro, Pari Opportunità e Personale, Lucia Valente.
Numerosi gli emendamenti proposti dal consigliere Davide Barillari (M5s), la maggior parte dei quali respinti, alcuni approvati o riformulati dall’assessore e accolti dal proponente nella nuova formulazione.
Dopo i primi sei articoli approvati nella scorsa seduta, il via libera oggi è stato dato agli articoli dal 7 al 9 e dall’11 al 27. L’art. 10 è stato invece accantonato in attesa di un emendamento dell’assessore e del termine per proporre eventuali subemendamenti. In particolare, è stato approvato l’ultimo articolo del Capo III – Interventi a sostegno delle emittenti radiotelevisive e testate on line locali, su ricerche e formazione (art. 7), tutto il Capo IV – Informazione e comunicazione istituzionale, tranne l’art. 10 accantonato e tutti gli articoli del Capo V – Comitato regionale per le comunicazioni (Co.re.com).
La seduta è stata sospesa e aggiornata a mercoledì 5 ottobre alle ore 10, nella quale dopo il question time si procederà con l’esame dei restanti articoli della pl 210.
Nel pomeriggio di oggi, alle ore 16, è convocata la seduta straordinaria del Consiglio regionale per il dibattito sulla candidatura della città di Roma in vista dei giochi olimpici e paralimpici del 2024.
La commissione Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico, presieduta da Daniele Fichera, ha chiuso oggi la prima fase di esame della proposta di deliberazione consiliare n. 67, relativa all’approvazione del programma strategico regionale per la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico 2016-2018. Il documento, previsto all’articolo 10 della legge regionale del 4 agosto 2008, n. 13, è stato illustrato ai consiglieri regionali da Massimiliano Smeriglio, vice presidente della Regione e assessore alla Formazione, ricerca, scuola, università e turismo. Il testo, modificato da dieci emendamenti approvati oggi in commissione, non è stato votato nella sua interezza, in quanto le norme prevedono prima un passaggio in commissione Bilancio e poi il parere complessivo della commissione presieduta da Fichera. Solo a quel punto la proposta di deliberazione consiliare verrà trasmessa all’Aula per l’esame definitivo.
Nella versione varata dalla Giunta e trasmessa ora alla commissione Bilancio, ammontano a 165,8 milioni di euro le risorse finanziarie regionali (68,5 milioni), statali (21 milioni) e comunitarie (76,3 milioni dal Por Fesr) destinate alla realizzazione degli obiettivi strategici inseriti nel programma triennale, che sono quattro, a loro volta declinati in 19 obiettivi specifici:
1) Investimenti per la ricerca pubblica e privata (54,4 milioni)
• Internazionalizzazione del sistema ricerca;
• Razionalizzazione del sistema della ricerca: identificazione poli di eccellenza, raccolta dati su best practice esistenti (inserito con emendamento del Movimento 5 stelle);
• Infrastrutture di ricerca;
• Valorizzazione del capitale umano altamente specializzato;
• Valorizzazione economica della conoscenza.
2) Sostegno all’innovazione, al trasferimento tecnologico e allo sviluppo di reti d’impresa 50,9 milioni).
• Valorizzazione dei risultati della ricerca;
• Condivisione delle conoscenze e trasferimento tecnologico (emendamento M5s);
• Impatto sul mercato (emendamento M5s);
• Competitività del sistema produttivo;
• Accesso alla dimensione globale;
• Uso efficiente delle risorse nel sistema industriale regionale.
3) Sostegno ai settori prioritari, Distretti tecnologici, Cluster e Smart Specialisation (59,5 milioni).
• Rafforzamento e sviluppo del Distratto tecnologico aerospaziale;
• Rafforzamento e sviluppo del Distretto tecnologico delle Bioscienze;
• Rafforzamento e sviluppo del Distretto tecnologico Culturale;
• Partecipazione ai Cluster nazionali;
• Interventi a favore della Smart Specialisation Strategy regionale.
4) Pianificazione strategica, monitoraggio, valutazione e comunicazione (1 milione).
• Supporto alla pianificazione strategica, rafforzamento dei sistemi di monitoraggio, di valutazione in itinere ed ex post delle politiche regionali;
• Utilizzo dell’indice TRL (Technological readness level, o livello di maturità tecnologica) articolato nelle sue 9 fasi (emendamento M5s);
• Comunicazione e divulgazione della ricerca e dell’innovazione regionale.
Sette sono le aree di specializzazione ricomprese nei settori prioritari di intervento: Aerospazio; Scienze della vita; Beni culturali e tecnologie della cultura; Industrie creative digitali; Agrifood; Green economy; Sicurezza.
Nella stessa seduta, la commissione ha dato parere favorevole a maggioranza allo schema di deliberazione di Giunta n. 167 (assegnato anche alla commissione Cultura), che modifica una precedente deliberazione di Giunta (n. 249 del 13 maggio 2014) riguardante le linee guida e i criteri operativi per la valutazione dei progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico e il funzionamento del Nucleo di valutazione con i relativi criteri per l’individuazione dei revisori. Anche questo provvedimento è stato illustrato dal vicepresidente della Regione. Rinviato invece il parere sulla deliberazione di Giunta n. 174, concernente una variazione al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2016 del Consorzio di bonifica “Valle del Liri”.
Hanno partecipato alla seduta, oltre a Fichera e Smeriglio, i consiglieri: Riccardo Valentini, Mario Ciarla, Rosa Giancola, Rodolfo Lena, Eugenio Patanè (tutti del Pd), Daniela Bianchi (Si-Sel), Mario Abbruzzese (Pdl-FI), Silvia Blasi e Silvana Denicolò (entrambe del M5s).
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Spettacolo dal vivo, ok a modalità iscrizione albo festival folklore
La commissione Cultura e spettacolo, presieduta oggi dalla vicepresidente Daniela Bianchi, ha espresso parere favorevole a maggioranza e con osservazioni, sullo schema di delibera di Giunta che disciplina modalità e procedure per l’iscrizione all’albo regionale dei festival del folklore, nonché i criteri per la sua tenuta, revisione e aggiornamento. Astenuti il consigliere Pietro Sbardella (Misto) e i consiglieri del Movimento 5 Stelle Gaia Pernarella e Gianluca Perilli. Presente ai lavori l’assessore alla Cultura Lidia Ravera.
Secondo quanto prevede lo schema di delibera – che torna ora in Giunta per l’approvazione definitiva – possono presentare richiesta di iscrizione all’albo i Comuni del Lazio che hanno promosso e organizzato nei loro territori festival di rappresentazione degli spettacoli di danza e musica popolare e folkloristica per almeno due anni nell’ultimo decennio. Si tratta, in particolare, di manifestazioni riconosciute di interesse regionale per storia, tradizione, valore artistico e culturale. L’albo ha durata triennale. L’iscrizione costituisce condizione per l’accesso ai contributi del fondo unico regionale per lo spettacolo dal vivo. Sarà poi la Giunta, con un atto successivo a individuare criteri e modalità per la concessione dei benefici agli organizzatori dei festival.
Numerose le osservazioni accolte dalla commissione nel corso della seduta. Con due di esse – una presentata dai consiglieri Eugenio Patané (Pd), Pietro Petrassi (Centro Democratico), Rosa Giancola (Pd), Gian Paolo Manzella (Pd) e Sbardella e una a firma dei consiglieri Pernarella e Perilli – si chiede di estendere la possibilità di presentare la domanda di iscrizione all’albo anche alle associazioni e agli enti “che alleghino relativo parere dell’amministrazione comunale di riferimento”. Altre due si riferiscono, invece, alle procedure per richiedere l’iscrizione e suggeriscono, in particolare, che la domanda sia corredata “dall’atto autorizzativo comunale” anziché dalla “delibera di Giunta o di Consiglio comunale autorizzativa” (osservazione Petrassi) e che la relazione di accompagnamento contenga anche un riferimento all’impatto in termini turistici del festival e al coinvolgimento dei cittadini laziali residenti all’estero (osservazione Manzella).
Accolta pure un’osservazione del consigliere Giancarlo Righini (FdI), fatta propria oggi dal consigliere Sbardella, che si riferisce a uno dei tre macro-criteri in base ai quali sarà svolta la valutazione delle domande: “qualità e rilevanza culturale del festival” (fino a 50 punti su 100); “partecipazione e coinvolgimento del pubblico” (fino a 30 punti); “promozione del festival e impatto sul territorio” (fino a 20 punti). Nel dettaglio, l’osservazione invita la Giunta a rendere più oggettiva la valutazione del secondo parametro, quello della “partecipazione e coinvolgimento del pubblico”. Nel corso della seduta precede, infine, la commissione aveva accolto altre due osservazioni del consigliere Manzella, che suggerivano riformulazioni rispetto alle finalità dell’albo e alla definizione dei festival che possono richiedere l’iscrizione.
Hanno partecipato alla seduta i consiglieri Cristiana Avenali (Pd) e Baldassare Favara (Pd).