“Ho depositato oggi un ordine del giorno che impegna il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ad adottare normative, meccanismi di premialità o raccomandazioni in favore dei Comuni della Regione Lazio, i cui territori non sono esentati dal pagamento dell’Imu agricola, affinché deliberino la riduzione dell’aliquota dal 7,6 al 4,6 per mille. Per tutti i terreni non esenti, determinare l’aliquota Imu al 4,6 per mille rappresenterebbe una scelta politica di sostegno e rispetto delle esigenze del mondo agricolo e degli imprenditori agricoli sempre più fondamentali per garantire la qualità dei prodotti primari e dei cibi oltre che il fondamentale ruolo economico-occupazionale per i numerosi territori a vocazione agroalimentare del Lazio. Dobbiamo scongiurare che le difficoltà economiche, derivanti dal minor gettito erariale nelle casse comunali, si ripercuota negativamente sulle imprese agricole che rappresentano, proprio nella provincia di Latina, il perno dell’economia. Anche il Parlamento, preso atto delle difficoltà del comparto, sta mettendo a punto una norma che prevede per le imprese agricole una detrazione di 200 euro sull’ammontare del gettito Imu agricolo dovuto. Sono gli agricoltori che in questi anni di grave crisi stanno consentendo al sistema economico di non implodere. In questo contesto l’Imu rappresenterebbe un vero e proprio macigno per il settore già penalizzato dai costi crescenti, dall’aggravio dei trasporti, dalle accise sul carburante agricolo, dalle costanti avversità atmosferiche degli ultimi anni, dalla situazione pesante che vivono le aziende zootecniche, dalle carenze infrastrutturali e alla contrazione del credito. Mi auguro che il presidente Zingaretti e la giunta regionale mettano in campo tutte le azioni necessarie a persuadere tutti i Comuni del Lazio a deliberare la riduzione dell’Imu agricola portandola al 4.6 per mille dando ossigeno ad un settore fondamentale per l’economia della provincia di Latina e del Lazio”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.