Con 32 milioni e 800 mila euro di oneri per il 2016 a carico del bilancio regionale le disposizioni sulla compartecipazione comunale alla spesa sociale per le residenze assistenziali sanitarie (Rsa) e per le attività riabilitative rappresentano la parte maggiore della manovra contenuta al collegato. All’articolo 6 che le contiene è stata dedicata l’ultima delle audizioni degli assessori tenute dalla quarta commissione del Consiglio regionale, presieduta da Simone Lupi.
L’assessore Rita Visini ha ricordato che questo tema ha tenuto impegnata la Regione sin dal 2014 e che il sistema precedente aveva portato a un buco di circa 50 milioni. È stato proposto, con il collegato al Bilancio ora in discussione, che con un Isee superiore a 20 mila euro la quota sociale è interamente a carico dell’utente. Sotto tale soglia è prevista la compartecipazione dei comuni, che è stato detto in audizione sarà graduale per fasce progressive. L’intervento della Regione scenderà dal precedente 80 per cento (“unici in Italia”, ha osservato Visini) al 40 per cento della quota a carico dei comuni, che sono chiamati a intervenire “sin dalla presa in carico”, cosicché abbiano una maggiore consapevolezza su chi è ospite delle Rsa. I comuni, infatti, possono pure intervenire con i servizi sociali e con i sistemi di assistenza domiciliare.
Gino De Paolis (Si-Sel) ha enumerato gli aspetti positivi della riforma (detraibilità delle spese sociosanitarie e maggior ruolo dei comuni), che però non bastano a contenere l’impatto del nuovo regime sulle famiglie. Vanno fatti, secondo De Paolis, controlli sui costi chiesti dalle Rsa, elenchi dettagliati delle richieste di accredito e, soprattutto, uno sforzo aggiuntivo da parte della Regione per trovare risorse ulteriori. Per i pazienti psichiatrici ha proposto l’innalzamento del tetto Isee.
Un limite, questo dell’Isee, che secondo Pietro Sbardella (Misto) andrebbe innalzato per tutti gli ospiti, altrimenti si riserva la compartecipazione per pochi. Anche il sostegno ai comuni da parte della Regione, che si dimezza, rischia di mettere in difficoltà i bilanci di questi enti. Valentina Corrado (M5s) – che ha segnalato come il Piemonte arrivi a 38 mila euro di Isee – teme che le difficoltà delle casse comunali possano tradursi in un aumento delle aliquote locali. Quanto al maggior sforzo invocato da De Paolis ha segnalato che la Regione potrebbe effettuare dei tagli. “Come evitare di trasferire al Consiglio regionale 20 milioni di euro che corrispondono al costo dei vitalizi”. Per Daniele Fichera (Psi) la soglia Isee e la percentuale potrebbero essere considerate la soglia minima e che ogni anno, con deliberazioni ad hoc, si potrebbero variare in ragione delle disponibilità di bilancio. L’innalzamento della soglia Isee invece per Daniele Sabatini (Cuoritaliani), se non si aumentano pure le risorse stanziate, potrebbe determinare una diluizione delle risorse tra coloro che si trovano in condizioni di bisogno.
Sbardella ha poi espresso preoccupazione per i pazienti psichiatrici, le famiglie dei quali rischiano di doversi accollare di costi. Come ha infatti spiegato Visini, nel corso della sua replica, gli 800 malati del Lazio come ha fatto notare la Corte dei conti non possono essere a carico della Sanità regionale per la parte sociale. Un appello a favore del sostegno finanziario dei pazienti che hanno avviato percorsi di vita autonoma è stato rivolto da Sabatini. Nel corso della seduta si è parlato anche di asili nido e terzo settore, mentre Visini ha annunciato il ritiro di un emendamento in materia di immigrati per inserirlo successivamente nel piano sociale regionale.
La seduta si è conclusa in orario notturno. Il presidente Lupi ha fissato un nuovo calendario, stabilendo che la presentazione degli emendamenti potrà avvenire il 25 luglio dalle 14 alle 16 e quella dei subemendamenti dalle 12 alle 14 del 26. La discussione generale della proposta di legge, di conseguenza, slitta a martedì 26 luglio alle ore 15.
Si sono tenute in serata le audizioni in commissione Bilancio, presieduta da Simone Lupi, le audizioni degli assessori Guido Fabiani e Mauro Buschini sulla proposta di legge regionale n. 338 “Disposizioni per la semplificazione, la competitività e lo sviluppo della Regione”.
Guido Fabiani (Sviluppo economico e attività produttive) ha trattato gli articoli 5, 14, 15 e 16. Con riferimento al primo, l’assessore ha spiegato che, attraverso la modifica della L.R. 14/1999, la Giunta intende ampliare e rafforzare la cosiddetta programmazione negoziale, inserendo ulteriori tre strumenti: 1) l’Accordo quadro di sviluppo territoriale; 2) il Programma integrato di sviluppo locale; 3) il Contratto di recupero produttivo. L’obiettivo dell’articolo 14, invece, è quello di tutelare e promuovere i locali e le botteghe storiche (50 o 70 anni di attività) anche attraverso misure che favoriscano l’accesso al credito. Previsto uno stanziamento di due milioni di euro. L’articolo 15 introduce la possibilità per i soggetti che partecipano ai bandi di presentare il Durc, la regolarità contributiva, non più contestualmente alle domande, ma fino alla concessione delle agevolazioni finanziarie. Lo stesso articolo ne prevede l’estensione anche ai lavoratori autonomi titolari di partita Iva. L’articolo 16, infine, presenta alcune modifiche alla legge regionale sul commercio che introducono nelle sale cinematografiche e teatrali la possibilità, per i gestori, di sfruttare il 25 per cento della superficie complessiva disponibile ai fini di commercio, artigianato o servizi all’utenza.
Su questi punti sono intervenuti i consiglieri Daniele Fichera (Psi), Pietro Di Paolo (Cuoritaliani), Valentina Corrado (M5s) e Gian Paolo Manzella (Pd). Il primo ha espresso apprezzamento per le norme sul Durc, parlando di “prototipo di articolo che dovrebbe trovarsi in un collegato”. Criticato invece l’articolo sulla programmazione negoziale, perché introduce e disciplina dettagliatamente “nuovi strumenti giustapposti a quelli già esistenti, senza organicità”. La proposta di Fichera – condivisa dall’assessore Fabiani – è invece quella di limitarsi a introdurre i nuovi strumenti nel collegato per poi rimandare ad altro provvedimento ad hoc l’integrazione con quelli già esistenti. Parere negativo anche di Pietro Di Paolo che, tuttavia, ha definito interessanti le altre norme, integrandole con alcune proposte sulle botteghe storiche, sul Durc e sui Farmers’ market. Contrario invece sull’introduzione nel collegato delle modifiche alla legge sul commercio che Di Paolo avrebbe voluto rinviare al momento in cui si affronterà la riforma del settore. Posizione condivisa da Valentina Corrado, che ha chiesto di stralciare anche altre norme dal collegato. Manzella, infine, ha auspicato interventi più incisivi a tutela delle botteghe, dei locali e delle attività storiche. Nella sua replica, l’assessore Fabiani ha dichiarato di essere disponibile in fase di esame della proposta di legge ad accogliere molte delle sollecitazioni indicate oggi dai consiglieri.
Anche l’assessore Mauro Buschini (Rapporti con il Consiglio, ambiente e rifiuti), nella sua replica, ha manifestato apertura verso le osservazioni dei consiglieri regionali intervenuti nel corso della sua audizione incentrata sugli articoli 8, 9 e 10 del collegato al Bilancio. Nel corso della sua relazione, Buschini ha messo in evidenza soprattutto le norme che modificano la legge regionale istitutiva degli enti paarco: equiparazione dei monumenti naturali alle aree protette; modifiche alla disciplina degli interventi edilizi all’interno dei parchi; regolamentazione dei Pua – piani di utilizzazione aziendale – e norme su viabilità e parcheggi all’interno dei parchi; interventi sulla governance degli enti. Buschini poi ha spiegato perché la Giunta propone la soppressione dell’azienda speciale provinciale della riserva naturale del lago di Canterno e il conseguente passaggio della gestione all’ente parco dei Monti Simbruini (articolo 9). L’articolo 10, infine, è una correzione alla legge di stabilità 2016.
Gli interventi dei consiglieri regionali si sono concentrati solo sugli enti parco. Molto critica Valentina Corrado sulle modifiche che introducono norme edilizie all’interno degli enti parchi, così come Daniele Fichera su quelle che riducono la rappresentanza all’interno dei consigli direttivi (i membri passerebbero da 6 a 2, più il presidente). Lo stesso Fichera e Gaia Pernarella (M5s) hanno chiesto di introdurre nel collegato alcune norme tese ad accelerare le procedure per l’approvazione dei piani di assetto dei parchi e altre che invece possano prevedere un unico collegio di revisori dei conti per tutti gli enti. La stessa Pernarella, infine, ha auspicato che si possa istituire un’unica centrale acquisti per tutti gli enti, in modo da ridurre e razionalizzare le spese.
Seconda giornata di audizioni con gli assessori regionali sulla proposta di legge regionale n. 338, d’iniziativa della Giunta, recante “Disposizioni per la semplificazione, la competitività e lo sviluppo della Regione”, all’esame della quarta commissione, Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria. In apertura di giornata la commissione presieduta da Simone Lupi ha ascoltato l’assessore alle Politiche del territorio e alla mobilità, Michele Civita, il quale ha illustrato gli articoli del cosiddetto collegato al Bilancio di sua competenza: gli articoli 22 e 23.
Il primo dei due citati articoli della proposta di legge 338 detta un pacchetto di misure dedicate al settore urbanistico. “In coerenza con le modifiche presentate per l’agricoltura dall’assessore Hausmann – ha spiegato Civita – innanzi tutto ci proponiamo di riorganizzare la normativa in materia, intervenendo nella disciplina delle aziende agricole in area vincolata, per consentire l’attuazione della ruralità multifunzionale che oggi permette lo svolgimento di alcune attività ulteriori rispetto a quelle agricole, come l’agriturismo e il turismo rurale”. Le modifiche proposte riguardano la disciplina delle trasformazioni ammissibili e delle nuove edificazioni in zona agricola che viene consentita esclusivamente ai coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali, a condizione che rispettino specifici requisiti. Il lotto minimo passa da uno a tre ettari.
In linea con le previsioni del “Decreto Madia” viene chiarita e modificata la procedura per l’approvazione dei Piani di utilizzazione aziendale (Pua) in zona agricola. Le modifiche illustrate da Civita in materia urbanistica riguardano inoltre la semplificazione delle procedure da seguire per l’introduzione di varianti ai piani regolatori dei consorzi per le aree e i nuclei di sviluppo industriale ricadenti nell’ambito di accordi di programma e quelle previsioni del cosiddetto “Piano Casa” (legge regionale 21/2009 e successive modifiche) considerate fortemente restrittive in materia di sanatoria.
In materia di mobilità, Civita ha illustrato le previsioni dell’articolo 23 del collegato in materia di trasporto pubblico locale. Il collegato intende estendere la classificazione dei servizi di trasporto pubblico su strada della legge 30 del 1998, aggiungendo dopo i servizi di gran turismo, i servizi commerciali, dando così una corretta definizione dei servizi dei pullman navetta che collegano Roma agli aeroporti. Numerose le richieste di chiarimenti e approfondimenti da parte dei consiglieri regionali.
E’ stata poi la volta dell’assessore al Turismo, nonché vicepresidente della Giunta, Massimiliano Smeriglio, sull’articolo 17 della pl 338 che modifica la legge di settore (legge 13/2007).
Tali modifiche prevedono:
Nel corso degli interventi dei consiglieri, Gino De Paolis (SI-Sel) ha chiesto alla Giunta il ritiro di quest’ultima proposta relativa ai “Marina resort”. Diversi consiglieri dell’opposizione – Pietro Sbardella (Gruppo misto), Giancarlo Righini (FdI), Francesco Storace (La Destra) – hanno invece chiesto tout court lo stralcio dell’articolo 17, motivando la richiesta con la necessità d’intervenire sulla legge sul turismo in una sessione ad hoc nella commissione competente per materia.
Al termine dei lavori è stato ascoltato l’amministratore unico dell’Agenzia regionale per lo sviluppo dell’agricoltura del Lazio (Arsial), Antonio Rosati. L’audizione di Rosati era stata richiesta dal consigliere Daniele Sabatini (Cuoritaliani) il quale ha chiesto chiarimenti sullo stato dell’arte dell’iniziativa “terra ai giovani”.
Con l’audizione in seduta congiunta con la prima commissione consiliare è iniziato questa mattina nella Bilancio, presieduta da Simone Lupi, il confronto alla Pisana con le parti sociali sulla proposta di legge di iniziativa di Giunta su semplificazione, competitività sviluppo della Regione Lazio. Sul testo, conosciuto anche come collegato (n. 338, di iniziativa della Giunta), nel corso della giornata si sono tenute quattro audizioni.
Alla seduta con la commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, enti locali e risorse umane, federalismo fiscale, sicurezza, integrazione sociale e lotta alla criminalità, presieduta da Fabio Bellini, ha preso parte l’assessore Fabio Refrigeri. L’audizione (leggi notizia) si è concentrata sui primi cinque articoli, quelli im materia di trasparenza, organizzazione e semplificazione amministrativa. Intervenuti Cgil, Cisl, Uil e Ugl che hanno chiesto tempo per produrre osservazioni e proposte. Cisl ha chiesto chiarimenti sul contenuto dell’articolo 5 in materia di contratto di recupero produttivo. Il presidente Lupi ha dato disponibilità a ricevere i contributi, attesi entro una settimana prevedendo di portare la proposta di legge in Aula entro una settimana. Il Consiglio delle autonomie locali, rappresentato da Bruno Manzi, ha invece comunicato di aver approvato all’unanimità le proposte che riguardano sì i primi cinque articoli, ma anche gli articoli 8, 11, 18 e 19. L’assessore Refrigeri ha spiegato che la proposta di legge vuole velocizzare i processi per avvantaggiare lo sviluppo, sbloccare la burocratizzazione e mantenere competitivo il sistema.
A seguire, nella mattinata, si è tenuta l’audizione congiunta con la commissione Politiche sociali e salute presieduta da Rodolfo Lena. Si è parlato (leggi notizia) della disposizione sulla programmazione negoziata regionale e dell’articolo 6 sulle modifiche della legge regionale sulla compartecipazione alla spesa sociale per le Rsa e per le attività riabilitative. Discusso inoltre delle altre disposizioni in materia di politiche sociali contenute nell’articolo 7. Cgil, Cisl, Uil e Ugl – che hanno chiesto una settimana per presentare osservazioni e proposte più puntuali – hanno apprezzato il recepimento degli accordi di marzo con proprietà delle strutture private. Incoraggiata la definizione di un profilo professionale uniforme per i lavoratori del comparto. Confcooperative ha chiesto una rapida attuazione delle disposizioni dell’articolo 5 (programmazione negoziata regionale). Assenso anche dai rappresentanti dell’ospedalità privata e religiosa (Aiop e Aris). Presente all’audizione l’associazione “Vita Autonoma” di Viterbo con un pacchetto di proposte a favore dei diversamente abili fisici gravi. I consiglieri regionali, intervenuti a proposito di Rsa e attività riabilitative, hanno espresso in particolare preoccupazione per la crescente quota di compartecipazione spettante al cittadino, pur tenendo conto dell’Isee, a fronte di minori risorse pubbliche per la copertura di questi servizi. L’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, ha spiegato che quanto previsto dall’articolo 6 è diretta emanazione di norme statali sulla compartecipazione. Rivendicato, a tal proposito, il ruolo della Regione nel venire incontro ai comuni, tenuti per legge a “saldare” alle Rsa tutto quanto non coperto attraverso le rette individuali.
Nella seduta congiunta con la commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa e urbanistica, presieduta da Enrico Panunzi, (leggi notizia) sono intervenuti gli assessori Michele Civita (Politiche del territorio e mobilità) e Mauro Buschini (Ambiente) per rispondere alle questioni poste nelle materie di loro competenza dai rappresentati di: Ance Lazio, Aniem, Federazione agronomi, Confagricoltura, Coldiretti, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Legambiente, “Territorio Roma”, “Idee in corsa”, Coordinamento dei consorzi di autorecupero e l’Unione inquilini. Anche in questo caso si sono riservati di inviare alle commissioni documenti contenenti maggiori dettagli sulle proposte accennate oggi. Gli interventi hanno riguardato soprattutto gli articoli 8, 11 e 22 del collegato al bilancio. L’assessore Civita ha replicato ai rappresentanti dei costruttori – che chiedevano interventi più incisivi sulla semplificazione delle procedure autorizzatorie – che la proposta di testo unico sull’urbanistica presentata dalla Giunta recepisce molte norme in tal senso contenute nel decreto “Sblocca Italia”, mentre sul tema del lotto minimo – sollevato sia dai rappresentanti degli agricoltori che dalle associazioni ambientaliste – Civita ha chiarito che la misura è fissata in tre ettari, cancellando la deroga che consentiva in particolari circostanze di scendere a un solo ettaro. Per le tematiche ambientali, l’assessore Buschini si è dichiarato disponibile a valutare nel dettaglio le proposte che saranno inviate per iscritto, con riferimento soprattutto ai Pua, ai consorzi di bonifica e agli enti parchi. Su quest’ultimo punto, infine, botta e risposta tra i consiglieri Gianluca Quadrana (Lista Zingaretti) e Valentina Corrado (M5s), con il primo che ha auspicato interventi per favorire una maggiore “antropizzazione dei parchi” e la seconda che invece si è dichiarata totalmente contraria a questa ipotesi, auspicando invece più risorse e interventi finalizzati alla salvaguardia dei parchi.
La giornata di audizioni si è conclusa con la seduta che ha riunito insieme, negli incontri con le parti sociali e la commissione Bilancio sulla proposta di “collegato”, la quinta e la ottava commissione del Consiglio regionale. La prima di queste ultime presieduta da Cristian Carrara, competente in materia di cultura e turismo. La seconda, presidente Daniele Fichera, competente per agricoltura, commercio, lavoro e in generale attività produttive. Hanno partecipato all’audizione gli assessori Alessandra Sartore (bilancio), Guido Fabiani (attività produttive), Carlo Hausmann (agricoltura) e Lucia Valente (lavoro). Molteplici e diversificati gli argomenti trattati. Tra di essi: valorizzazione e tutela delle botteghe storiche, sostegno alle start up dopo la fase di avvio, programmazione negoziata e riduzione dei consorzi di bonifica. Affrontato sotto diversi punti di vista della riforma della legge del commercio con un invito da parte di Confesercenti di accelerare l’iter di approvazione del testo unico. Apprezzamento da più parti per le semplificazioni e la trasparenza. Un appunto è stato mosso da Confimprese circa l’estensione a tutti i comuni del territorio regionale della qualifica di “comune turistico”. Hanno partecipato alla seduta (leggi notizia): Coldiretti, Confcommercio, Unindustria, Cna, Federlazio, Confesercenti, Confimprese, Cigl, Cisl, Uil e Ugl.
“Il dibattito e il confronto sono stati utili”, ha così detto al termine dell’ultima delle quattro audizioni l’assessore Alessandra Sartore, la quale ha riconosciuto quanto osservato da molti degli intervenuti: e cioè che si tratta di un provvedimento omnibus. Alcune norme sono state inserite in questa proposta perché era opportuno provvedere nell’immediato. Delle osservazioni che perverranno sarà possibile tenere conto negli emendamenti che la Giunta può sempre presentare.