“Ribadisco la mia personale grande soddisfazione per l’uscita della Regione Lazio dal commissariamento della sanità, durato fin troppo tempo.
Non c’è dubbio che sia una notizia importante e positiva per tutti i cittadini della nostra regione.
Mi auguro vivamente che il governo Conte non perda l’occasione di utilizzare i fondi del Mes per aiutare la sanità laziale a recuperare posizioni in termini di qualità dell’offerta. C’è infatti l’esigenza di aprire una fase nuova.
A partire dalla necessità di avviare una task force per fronteggiare le problematiche di stretta attualità che stanno soffocando la nostra sanità. La fase 2 dell’emergenza Covid richiede una maggiore programmazione.
Tra le urgenze non più procrastinabili c’è la riduzione delle liste di attesa. E’ prioritario creare un percorso che preveda la rimodulazione delle attività sanitarie territoriali, recuperando quelle prestazioni sospese durante l’emergenza covid-19. Per questo chiedo da mesi a gran voce un piano straordinario dettagliato e ben strutturato per ridurre i tempi delle prestazioni specialistiche.
Serve più in generale una programmazione anche pluriennale, fatta di investimenti in nuove strutture sanitarie, ulteriori assunzioni per potenziare il personale medico ed infermieristico, rafforzando possibilmente i servizi territoriali. Per questo credo sia necessario predisporre un piano di presidio territoriale diffuso, con l’obiettivo della piena integrazione dei servizi socio sanitari. Senza dimenticare il tema della prevenzione, offrendo una chiara strategia di sviluppo dei presidi per le cronicità. Per questo occorre affidare ai programmi di screening un ruolo di primaria importanza, poiché da sempre la prevenzione rappresenta l’arma più efficace per la cura delle malattie e incide positivamente sulla salute delle persone. Questo è anche il modo migliore per razionalizzare la spesa e quindi ridurla, perché investire nella prevenzione può generare un risparmio notevole per il nostro sistema sanitario.
Altrettanto urgenti sono gli interventi in campo sociosanitario. Penso al potenziamento dei servizi domiciliari e di prossimità, al miglioramento dei servizi per le persone anziane, ad investimenti per favorire l’autonomia delle persone con disabilità, all’aumento delle risorse destinate ai bimbi affetti da disturbo dello spettro autistico, ad oggi insufficienti.
Insomma finita l’epoca dei tagli, dei risparmi e della fredda contabilità, occorre passare alla stagione dei diritti degli utenti, cercando di essere più vicini alle reali esigenze del cittadino e delle persone più fragili”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.