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Regione Lazio. Mentre le imprese fuggono dal Lazio, il Consorzio industriale è fermo al palo

scritto da Redazione
Regione Lazio. Mentre le imprese fuggono dal Lazio, il Consorzio industriale è fermo al palo

“Mentre Zingaretti e l’assessore allo Sviluppo economico Paolo Orneli continuano a dire che il Lazio si conferma sempre di più regione dell’innovazione, la Catalent fugge da Anagni e dal Lazio, e il Consorzio Unico industriale, di recente creazione, è fermo al palo. La Giunta regionale non ha infatti ancora adottato l’apposita deliberazione per la definizione dei criteri e delle modalità per la concessione e per la rendicontazione delle risorse individuate con fondo ad hoc  per le attività del Consorzio unico concernenti lo sviluppo industriale, la valorizzazione del territorio, la promozione degli investimenti e l’internazionalizzazione. Tale delibera, prevista  all’art. 8, comma 3,  della legge di stabilità regionale 2022 (legge 20/2021) avrebbe dovuto essere adottata entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, sentito il parere della commissione consiliare permanente competente in materia. E invece ancora niente! La dotazione finanziaria del fondo, originariamente di 5 milioni di euro per le spese correnti , è stata successivamente ridotta a 2,5 milioni di euro. Una cifra comunque consistente. C’è forse qualche problema? Le nostre perplessità, già manifestate  durante la discussione del bilancio, sulla decisione di voler destinare l’intera dotazione finanziaria per spese correnti e nulla in conto capitale per investimenti, le ha forse qualcun altro? Rischiamo una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea perché può essere considerato  un aiuto di Stato? Altrimenti tutto questo ritardo per l’adozione della delibera non trova spiegazioni. A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Ci aspettiamo qualche chiarimento dall’assessore Orneli, per questo abbiamo chiesto un’audizione congiunta con le  commissioni Sviluppo Economico e Trasparenza.” Lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali di FDI.

Roma 21 aprile 2022

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