Negozi, attività culturali, imprese di servizi per la persona creano lavoro, ma sono anche presidi sociali e tanto altro. Sono quasi 1.400 i soggetti a cui la Regione ha già riconosciuto un finanziamento con la prima edizione di Fondo Futuro, sia per l’avvio di una nuova impresa che per il consolidamento e lo sviluppo di una esistente: piccole e nuove esperienze produttive che per il sistema attuale non sono bancabili e che non avrebbero potuto ottenere un accesso al credito per avviare o sostenere la loro attività.
Qualche esempio? Tanti piccoli interventi: un nuovo forno; ristrutturazione di un’enoteca; allestimenti di studi professionali per il benessere o nel campo della salute. La prima edizione poi ha visto un grandissimo accesso dei giovani, oltre 500 dei progetti finanziati sono di giovani con meno di 35 anni. Quasi azzerato il gap tra imprenditori uomini (54%) e imprenditrici (46%).
Le novità della nuova edizione:
Un intervento strutturale. Visto il successo della prima edizione, l’intervento è stato reso strutturale. La dotazione finanziaria è complessivamente pari 31.500.000 euro ed è resa disponibile per finestre annuali dal 2017 al 2020. Per il 2017 le domande potranno essere presentate a partire dal 21 novembre.
Ecco come funziona, linee dedicate a:
“Il microcredito è stata una delle esperienze più innovative che abbiamo messo in campo nel Lazio in questi anni. Già oltre 1400 esperienze di piccole imprese, per aprire un forno, rinnovare un bar, aprire una discoteca, avviare una piccola professione. Per questo rilanciamo l’offerta, e parte un’altra edizione di Fondo Futuro – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: abbiamo collocato il Lazio fra le esperienze migliori delle Regioni italiane per questa formula di imprenditoria legata a opportunità che prima non esistevano e adesso esistono. Una Regione risanata significa anche questo”.