sabato 18 Gennaio 2025,

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Regione Lazio news

scritto da Redazione
Regione Lazio news

Dal 1° dicembre 2015 al 1° febbraio 2016 sono oltre 482mila le chiamate pervenute, con una media giornaliera di 7.651 chiamate e un tempo medio di attesa per la risposta di 8,50 secondi. È questo il bilancio, positivo, dei primi due mesi di attività del servizio del numero unico dell’emergenza 112, che filtra le chiamate e inoltra quelle che risultano effettivamente di emergenza all’organismo più appropriato, a seconda dei casi
In due mesi quasi mezzo milione di chiamate al 112, il Numero Unico dell’Emergenza entrato in funzione lo scorso dicembre. Dal 1° dicembre 2015 al 1° febbraio 2016 sono oltre 482mila le chiamate pervenute, con una media giornaliera di 7.651 chiamate e un tempo medio di attesa per la risposta di 8,50 secondi. Questo il bilancio, positivo, dei primi due mesi di attività del servizio del Nue 112.
Come funziona il numero unico dell’emergenza? Filtra le chiamate e inoltra quelle che risultano effettivamente di emergenza all’organismo più appropriato, a seconda dei casi: in questo modo Carabinieri, Polizia, Vigili del Fuoco e Soccorso Sanitario non sono impegnati con chiamate inappropriate e possono risparmiare tempo. Nello stesso periodo di riferimento le chiamate sono state filtrate in questo modo:
112: 28,72% inoltrate e 71,28% non inoltrate;
113: 38,92% inoltrate e 61,08% non inoltrate;
115: 51,03% inoltrate e 48,97% non inoltrate;
118: 71,38% inoltrate e 28,62% non inoltrate.
Nella centrale unica di risposta di Roma e provincia sono indirizzati i 4 numeri per le emergenze: Carabinieri (112), Polizia (113), Vigili del Fuoco (115) ed Emergenza sanitaria (118). Il filtro complessivo (ottenuto come media dei quattro filtri ponderati con le chiamate totali pervenute a ciascun numero di emergenza) ha prodotto i seguenti dati: il 40,52% delle chiamate sono state inoltrate ai numeri di emergenza richiesti, invece il 59,48% delle chiamate non sono state inoltrate.
L’esperienza del Nue 112 si consolida e migliora sempre di più – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: un particolare ringraziamento voglio rivolgerlo a operatori, dipendenti e funzionari regionali che quotidianamente sono impegnati a garantire 24 ore su 24 l’attività del servizio. A breve sarà disponibile l’App “Where are you” per tutti gli smartphone da cui i cittadini potranno chiamare i quattro numeri di riferimento e che consentirà al Nue 112 una localizzazione “puntuale” del chiamante” – ha detto ancora Zingaretti.


PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA: FISSATE LE TARIFFE
La Regione ha fissato le tariffe portando nel settore trasparenza e più certezze per cittadini e medici. Ecco tutte le info sia per quanto riguarda la fecondazione eterologa che per quella omologa
La Regione ha fissato le tariffe per la procreazione medicalmente assistita portando nel settore trasparenza e più certezze per cittadini e medici. In particolare quelle che la Regione ha adottato sono le tariffe transitorie fissate nel Documento della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome del 25 settembre 2014.
Ecco tutte le info per la fecondazione eterologa:
Con seme da donatore con inseminazione intrauterina il  costo per il paziente per l’intero ciclo assistenziale di 1.500 euro, compresi i 500 per i farmaci;
Con “seme da donatore in vitro” il  costo per il paziente è di 3.500 euro, compresi 500 per i farmaci;
Con “ovociti da donatrice” la tariffa è fissata a 4000 euro compresi i farmaci.
Per quanto riguarda le prestazioni effettuate in altre regioni da cittadini residenti nella regione Lazio, queste saranno remunerate allo stesso modo.
Per quanto riguarda la fecondazione omologa, tre sono le tipologie e corrispondono a tre diversi gradi di complessità e per ognuna è fissato il limite massimo di compartecipazione alla spesa.
Per le prestazioni di livello I, monitoraggio ovulazione + IUI, il costo è di 378,85 euro;
Per le prestazioni di livello II, che prevede  monitoraggio ovulazione più trasferimento embrioni in ambulatoriale, la tariffa è di  955,91.
Per le prestazioni di livello III, che prevedono il ricovero in day hospital, la tariffa è di  955,91.
Le disposizioni contenute nel decreto sono valide per i centri PMA pubblici autorizzati all’esercizio. La Regione recepisce il documento sulle problematiche relative alla fecondazione eterologa e per i cicli di fecondazione medicalmente assistita stabilisce precisi criteri d’accesso a carico del SSR, come l’età della donna, fino al compimento del 43° anno d’età, e il numero massimo di tre tentativi che possono essere effettuati nelle strutture sanitarie pubbliche.
Attualmente nel Lazio sono 13 i Centri Pma autorizzati e pienamente operativi. Tre sono quelli pubblici dove saranno applicate le nuove tariffe: Umberto I, Pertini e Clinica s. Anna. In via di autorizzazione altri 16 tra cui i centri del S. Camillo, S.Filippo Neri e dell’ospedale S. Maria Goretti di Latina.

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