“Quando si parla di consulenze esterne, il rotolo di Zingaretti non finisce mai. Dopo aver elargito sin dal suo insediamento incarichi esterni e poltrone a go go, il presidente della Regione Lazio torna impietosamente a colpire. È del 28 ottobre, infatti, l’atto di organizzazione G15139 – pubblicato sul BUR n. 87 del 30.10.2014 – con il quale la giunta zingarettiana ha indetto un bando per la ricerca di professionalità per l’affidamento dell’incarico di dirigente dell’Area “Risorse Umane e del potenziale di Sviluppo delle Professioni e della Dirigenza” della Direzione regionale “Salute e Integrazione Sociosanitaria” a soggetto esterno all’amministrazione regionale. La procedura di scelta, seppur stabilita dalla normativa, lascia parecchi dubbi legati a opportunità e buonsenso: la valutazione non è vincolata da procedure di comparazione formale fra soggetti candidati, fermo restando l’obbligo di motivazione della scelta da parte degli uffici regionali preposti, come disciplinato dal r.r. n. 1/2002. Il contratto previsto è un triennale a tempo pieno e determinato, mentre il trattamento economico annuo lordo per 13 mensilità sfiora i 100mila euro. Ora mi domando: è mai possibile che nei nostri efficienti uffici, non si sia riuscita a reperire una figura in grado di ricoprire questo ruolo? Con quale iter si è giunti a questa risultanza? Lo abbiamo detto in tutte le salse e lo ribadiamo anche oggi: Zingaretti la smetta di fare il presuntuoso, comprenda che le casse regionali non navigano nell’oro e la finisca con consulenze esterne inutili ed esose, che come sempre saranno i cittadini a pagare”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.