Con la relazione dell’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha iniziato l’esame della nuova spending review regionale (o “collegato”),vale a dire la legge regionale n. 147, contenente “Misure finalizzate al miglioramento della funzionalità della Regione Lazio: disposizioni di razionalizzazione e di semplificazione dell’ordinamento regionale, nonché interventi per lo sviluppo e la competitività dei territori e a sostegno delle famiglie”. Presente nell’Aula anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, Il testo sarà discusso oggi 25 giugno e domani 26 giugno, dalle 11 alle 19, e lunedì 30 giugno, dalle ore 14, così come è stato stabilito dalla conferenza dei capigruppo. Come ha ricordato all’Aula l’assessore Sartore, il provvedimento d’iniziativa della Giunta è stato oggetto di un rilevante dibattito in commissione Bilancio (16 adunanze, 4 audizioni con le parti sociali, organismi sindacali di categoria e confederali, organi datoriali e audizioni con tutti gli assessori) da cui è uscito con soppressioni o stralci di disposizioni, nonché numerose modifiche e l’introduzione di 10 articoli aggiuntivi presentati sia dalla maggioranza che dall’opposizione. La pl 147 si compone di 47 articoli divisi in cinque capi e “si inserisce nell’alveo dell’ampia e complessa attività di semplificazione, snellimento, razionalizzazione e aggiornamento dell’ordinamento regionale – come ha spiegato l’assessore Sartore -,iniziata con la legge regionale 28 giugno 2013, n. 4 e proseguita con la legge regionale 13 dicembre 2013, n. 10.”. “Contiene disposizioni per lo più a carattere organizzatorio ed ordinamentale – ha proseguito Sartore – che intervengono in diversi settori di competenza per i quali la Regione può e deve essere veicolo di crescita e sviluppo, ovvero in materia di: organizzazione e semplificazione amministrativa, sanità e servizi socio-assistenziali, sviluppo e competitività, entrate.”
L’assessore Sartore ha poi illustrato nel dettaglio la proposta di legge regionale, che, oltre a dettare norme per ridurre ulteriormente la spesa regionale, contiene anche numerose disposizioni a favore delle attività produttive e a sostegno dei comuni, e l’ampliamento della fascia di esenzione dall’aumento dell’Irpef. “Si prevede – ha spiegato Sartore – l’esenzione per il 2014 dalla maggiorazione dell’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef, pari allo 0,6%, oltre che per tutti gli scaglioni di reddito superiori a 15.000 euro, anche per i soggetti con reddito imponibile, ai fini dell’addizionale regionale Irpef, fino a 28.000 euro. Saranno esentati dall’aumento dell’Irpef 1,2 milioni di contribuenti. Un’ulteriore esenzione oltre ai 900 mila soggetti, fino a 15mila euro, già esentati. La copertura della nuova esenzione Irpef sarà resa possibile grazie a una riduzione dei programmi di spesa relativi alle attività amministrative dell’ente per un totale di 39 milioni.”
E’ seguito poi l’intervento del presidente della IV commissione consiliare, Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, Mauro Buschini (Pd), il quale ha ricordato che la IV commissione “ha esaminato, discusso, approvato e respinto circa 700 emendamenti elaborando un testo finale che rafforza le finalità della norma”. Buschini ha poi ricordato tali finalità: snellimento, semplificazione e riduzione della burocrazia e delle strutture regionali; cancellazione di norme obsolete di fatto non più vigenti, ma contenute comunque nel nostro ordinamento; ulteriore razionalizzazione degli Enti, delle società controllate e/o collegate della Regione Lazio e contenimento delle funzioni e dei compiti delle apicalità manageriali e di controllo delle medesime strutture; innovazioni cruciali sia sotto l’aspetto legislativo che operativo della macchina regionale nel rapporto con le altre Istituzioni ed i cittadini; l’estensione della legge 4 del 2013 ai risparmi verso tutti i dirigenti della regione, comprese le Ater; nuove opportunità per i giovani e per i settori produttivi che la Regione intende promuovere e sostenere come il cinema, l’audiovisivo, la cultura, la creatività, l’agricoltura. “Il Lazio – ha detto Buschini nel corso del suo intervento nell’Aula – si sta mettendo in cammino verso la ripresa, riconquistando fiducia e speranza per il futuro con l’autorevolezza della Regione di Roma Capitale.” “Tagli agli sprechi – ha concluso Buschini – semplificazione e sviluppo: si fa sempre più evidente la direzione che abbiamo intrapreso un anno fa con Zingaretti, quella cioè di rimettere in cammino il Lazio, farne una Regione più giusta, più equa, moderna ed efficiente, e i cui obiettivi primari sono lo sviluppo e il lavoro”.