I soggiorni dovranno avere una durata minima di sette giorni e sei notti, comprendere tre pasti giornalieri e prevedere attività specifiche rivolte ai diversamente abili. I progetti possono essere realizzati dal momento dell’approvazione della domanda fino al 31 dicembre 2020 e devono svolgersi sul territorio italiano. È previsto un rapporto tra l’operatore e l’utente di 1 a 2 in caso di disabilità lieve e di 1 a 1 in caso di disabilità grave. Per la prima tipologia di gruppo (4 destinatari e 2 operatori) è previsto un contributo di 4.800 euro e per la seconda (4 destinatari e 4 operatori) di 8.150 euro. I destinatari finali dell’intervento sono i ragazzi disabili che parteciperanno ai pacchetti vacanza organizzati dal terzo settore e le loro famiglie.
“Per la prima volta, la Regione Lazio investe in soggiorni estivi per disabili adulti, coprendo il costo sia per gli utenti sia per gli operatori che li accompagnano. Un intervento che rientra nel quadro delle iniziative studiate per superare le ripercussioni dell’epidemia da Covid-19. Sono orgogliosa di questo investimento che viene incontro alle sollecitazioni delle famiglie a cui abbiamo voluto rispondere per assicurare alle ragazze e ai ragazzi disabili opportunità reali di integrazione, socializzazione e dialogo – così Alessandra Troncarelli, assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, che ha aggiunto: oltre al valore relazionale e terapeutico delle attività promosse in favore dei disabili maggiorenni, la Regione Lazio intende fornire loro esperienze e strumenti che possano favorirne l’inserimento anche lavorativo all’interno delle comunità. Uno strumento concreto che fa il suo esordio nel Lazio per favorire l’organizzazione dei soggiorni, così da supportare le famiglie nei carichi di cura e favorirne la conciliazione con i tempi di lavoro. Dopo l’isolamento forzato dovuto al lockdown che ha provocato conseguenze più pesanti proprio nei soggetti maggiormente fragili, la Regione Lazio ha voluto studiare e mettere in campo un’azione tempestiva per una ripartenza che coinvolga davvero tutti”.