Prende il via, alla Pisana, l’iter di modifica del Regolamento del Consiglio regionale del Lazio, il documento che disciplina l’organizzazione e le modalità di funzionamento del Consiglio e dei suoi organi interni. La Giunta per il regolamento del Consiglio ha iniziato ieri la disamina di due bozze di modifica che la maggioranza ha presentato allo scopo di “razionalizzare e snellire meccanismi che, a volte, risultano farraginosi e ridurre i tempi della discussione in Aula, nel caso di provvedimenti importanti” e corposi, senza andare ad intaccare “il diritto di opposizione“. Nella prima bozza, un’integrazione all’articolo 67 sancisce la facoltà, in capo al presidente dell’Aula, di dichiarare inammissibile il maxiemendamento, quando esso “sia diretto a sopprimere, sostituire o modificare contemporaneamente più articoli o emendamenti o articoli aggiuntivi“. Una seconda modifica, al comma 5 dell’articolo 68, invece, darebbe la possibilità “ai presidenti di gruppo aventi una consistenza numerica complessivamente pari o superiore alla maggioranza dei componenti del Consiglio“, di chiedere al presidente del Consiglio, “di porre direttamente al voto il mantenimento di un determinato articolo, emendamento o articolo aggiuntivo o di passare alla votazione finale, senza procedere alla votazione di articoli aggiuntivi“. Si introdurrebbero, quindi, le cosiddette “votazioni riassuntive“. La conferenza dei capigruppo potrà proporre, però, di “salvare” un massimo di “cinque emendamenti, subemendamenti o articoli aggiuntivi per gruppo (massimo due per ciascun componente) che verranno posti comunque in votazione“. Un terzo correttivo conferirebbe, infine, al presidente dell’assemblea la facoltà di rinviare lo svolgimento e la votazione degli ordini del giorno ad una seduta successiva all’approvazione di un testo di legge.
Per quanto riguarda la seconda bozza di modifica, un’integrazione al comma 2 dell’articolo 68 darebbe la facoltà al Presidente del Consiglio, “su richiesta dei presidenti di gruppo aventi una consistenza numerica complessivamente pari almeno alla maggioranza dei componenti del Consiglio“, di porre “per primo in votazione un determinato emendamento, subemendamento o articolo aggiuntivo, in deroga all’ordine di votazione” la cui approvazione farebbe decadere “ogni altro emendamento, subemendamento, articolo aggiuntivo relativo allo stesso testo“.
A dichiararsi contrario a queste proposte di modifica il leader de ‘La Destra’ Francesco Storace che, in occasione della prossima riunione della Giunta per il regolamento, ha annunciato che presenterà una proposta di modifica del regolamento alternativa a quella voluta dalla maggioranza.