“Prendiamo atto che l’amministrazione regionale ha deciso di farsi dettare la linea dal M5S sul tema dei rifiuti. Mi chiedo, a chi si rivolge questo piano? Quali obiettivi si pone? Quali risposte intende dare?
Avevamo individuato alcuni aspetti prioritari come autosufficienza regionale e degli Ato, creazione di 6 e non 5 ambiti territoriali ottimali, realizzazione di un nuovo termovalorizzatore, rendendoci persino disponibili a votare il piano rifiuti qualora queste istanze fossero state accolte.
Abbiamo purtroppo constatato che la maggioranza di centrosinistra ha bocciato tutti gli emendamenti che vanno nella direzione da noi auspicata.
Innanzitutto è venuto meno il principio dell’autosufficienza regionale e degli Ato. A nostro parere ogni ambito territoriale ottimale deve puntare a chiudere il ciclo dei rifiuti al proprio interno e deve determinare l’impiantistica necessaria a soddisfare il fabbisogno senza scaricare su altri le proprie incapacità e irresponsabilità. Ma la maggioranza ha preferito respingere la nostra proposta allineandosi alle posizioni dei consiglieri pentastellati.
Sul tema dell’impiantistica mancante registriamo un’altra chiusura. Nella nostra regione vengono prodotte 750.000 tonnellate di Cdr, di queste 350.000 vengono prese in carico dal sito di San Vittore, le altre fanno il giro dell’Italia e del mondo. Con un emendamento avevamo posto la necessità di realizzare un altro termovalorizzatore nel Lazio, ma anche qui prendiamo atto della bocciatura politica decisa dall’asse Pd-M5S.
Ribadiamo inoltre i limiti già evidenziati di un piano non cogente e mancante sotto il profilo della coattività. L’amministrazione Zingaretti ha evidentemente deciso di non assumersi le responsabilità in questo settore. Di fatto ha scelto la strada di raccogliere i rifiuti per poi nasconderli”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.