I progetti dovranno riguardare misure per la prevenzione e la tutela della salute, anche in collaborazione con le Asl, attività ludico-motorie affinché gli anziani mantengano l’autosufficienza sia tramite l’esercizio sia con interventi di formazione e informazione, e l’offerta di soluzioni innovative contro la solitudine e l’isolamento.
L’obiettivo è migliorare la qualità della vita degli anziani sotto il profilo socio-sanitario e relazionale. Come già previsto dalla legge regionale 11 del 2016, e come ribadito con forza nel Piano Sociale, la Regione Lazio ritiene fondamentale destinare risorse anche alla socializzazione, rendendo più semplice accedere ai servizi culturali, ricreativi, sportivi.
“Così si riesce a favorire la partecipazione alle iniziative della comunità locale in un’ottica di solidarietà e scambio tra generazioni. L’aumento dell’aspettativa di vita della popolazione va affrontato come bisogno socio-assistenziale a cui dare risposte concrete, e come risorsa preziosa per l’intera società. In quest’ottica nascono gli interventi mirati alla prevenzione che puntano alla conoscenza e alla diffusione di buone abitudini, al fine di mantenere nel tempo le proprie condizioni di benessere fisico ed emotivo”.
Spiega l’assessore alle Politiche sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli.