Un grande innovazione anche oltre i confini del Lazio. Il progetto, finanziato con 6 milioni di euro, raggrupperà, con La Sapienza capofila, 8 tra i principali organismi di ricerca del settore “tecnologie per i beni e le attività culturali del Lazio”: le università di Tor Vergata, Roma Tre, Tuscia e Cassino, e i grandi Enti scientifici Cnr, Enea e INFN, oltre alle associazioni Imprenditoriali: CNA, Federlazio, Lega Coop, Unindustria.
Avviato il 2° grande intervento del nuovo DTC (23,2mln). Parallelamente, va avanti il bando da oltre 23mln di euro per migliorare la fruizione del patrimonio culturale del Lazio, attraverso progetti e soluzioni innovative e tecnologiche proposte da proprietari e gestori degli istituti e dei luoghi culturali.
“Nel Lazio parte una rivoluzione al servizio dell’Italia e dell’Europa. Questo distretto delle
tecnologie applicate ai beni culturali per mettere la scienza, la nuova tecnologia e l’innovazione al servizio della valorizzazione e dell’utilizzo dell’immenso patrimonio storico, culturale, ambientale, monumentale e archeologico della nostra regione, ma in realtà dell’Italia – così il presidente,
Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: è un pilastro del nuovo modello di sviluppo che vogliamo e stiamo costruendo e sul quale investiamo solo in questo biennio oltre 41 milioni di euro
al servizio di una nuova generazione della ricerca, della scienza e dell’università per lanciare un grande messaggio di speranza: c’è un futuro diverso che si può costruire e che punta a creare
ricchezza e giustizia in questo Paese, sconfiggendo le paure nei confronti del futuro”.