Il bando, pubblicato sul portale regione.lazio.it/agricoltura, è rivolto a:
Gli interventi ammissibili sono i seguenti:
1) raccolta, da parte di pescatori, di rifiuti (attrezzi da pesca perduti, ecc.) in acque interne; 2) costruzione, installazione o ammodernamento di elementi fissi o mobili destinati a proteggere e potenziare la fauna e la flora, comprese la loro preparazione e valutazione scientifiche;
3) contributi a una migliore gestione o conservazione delle risorse biologiche;
4) preparazione di studi, elaborazione, monitoraggio e aggiornamento di piani di protezione e di gestione per attività connesse alla pesca in relazione a siti NATURA 2000 e a zone soggette a misure di protezione speciale;
5) gestione, ripristino e monitoraggio dei siti NATURA 2000;
6) gestione, ripristino e monitoraggio delle zone protette;
7) consapevolezza ambientale che coinvolga i pescatori nella protezione e nel ripristino della biodiversità;
8) partecipazione ad altre azioni volte a mantenere e favorire la biodiversità e i servizi ecosistemici;
9) mappatura delle specie alloctone invasive, azioni, anche sotto forma di studi, di prevenzione e controllo dell’espansione delle specie alloctone invasive nelle acque interne.
L’investimento massimo ammissibile sarà pari a 100mila euro, mentre l’investimento minimo ammissibile sarà pari a 10mila euro. I progetti avranno una quota di cofinanziamento pubblico pari al 50% della spesa ammissibile. Le domande di sostegno dovranno essere inviate a mezzo PEC entro il 7 gennaio 2020. Per tutti i dettagli: regione.lazio.it/agricoltura.