“Ho molte perplessità che un Consiglio sciolto da quasi 20 giorni possa modificare norme importanti come la legge elettorale o addirittura lo Statuto che ha il rango di norma costituzionale”. Ad affermarlo è Donato Robilotta, presidente regionale del Nuovo Psi del Lazio, già assessore agli Affari Istituzionali della Regione. “Questo – spiega – anche in vigenza di una norma statale di principio che prevede l’obbligo per la Regione di adeguare il proprio ordinamento alla stessa normativa statale. A quanti sostengono il contrario – prosegue l’ex consigliere – consiglio di andare a rileggersi il parere in merito all’attività consiliare durante il periodo di prorogatio che il presidente del Consiglio regionale inviò a tutti i consiglieri regionali il 10 novembre 2009 in vista delle elezioni regionali del 2010 e soprattutto alcune sentenze della Corte Costituzionale, come la 515 del 1993 o la 196 del 2003 – conclude Robilotta – così come alcune impugnative del Governo riguardo provvedimenti del Consiglio regionale sciolto della Regione Abruzzo nel 2008”.