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Regione Lazio. Sanità: approvato ODG per ingresso a medicinali costosi per pazienti con carcinoma alla mammella

scritto da Redazione
Regione Lazio. Sanità: approvato ODG per ingresso a medicinali costosi per pazienti con carcinoma alla mammella

“Un atto dovuto nella direzione dell’implementazione delle prestazioni sanitarie e soprattutto dell’accesso alle cure per i nostri cittadini. Da questa considerazione è scaturito, in risposta ai numerosi appelli mossi dalle nostre comunità, l’ordine del giorno che ho presentato, come primo firmatario con il gruppo di Forza Italia, alla proposta di legge sull’assestamento delle previsioni di bilancio 2022 – 2024, approvato oggi in consiglio regionale con cui si impegnano il presidente della Regione Lazio e la sua giunta a mettere in atto ogni azione necessaria al fine di garantire alle pazienti affette da carcinoma della mammella HER2 positivo, preventivamente selezionate dalle aziende ospedaliere e sanitarie pubbliche, la gratuità del trattamento con il farmaco “pertuzumab” in associazione al “trastuzumab” nella fase neoadiuvante della patologia. Parliamo di un farmaco su cui sono stati condotti numerosi studi a livello nazionale e mondiale i cui effetti positivi in termini di cura e regressione del tumore sono ritenuti ottimali. Un farmaco che, purtroppo, l’Aifa ha ritenuto non rimborsabile ed i cui costi a carico delle pazienti sono a dir poco proibitivi. La salute delle persone, la loro sopravvivenza e qualità della vita, non possono dipendere da fattori meramente economici. E’ per questo che siamo estremamente soddisfatti di aver raggiunto questo risultato oggi in aula impegnando la Regione  afarsi parte responsabile e attiva nell’assistenza sanitaria delle donne affette da tumore mammario HER2+. Una patologia che, stando i dati, rappresenta il 15% delle diagnosi di tumore al seno in termini di incidenza. Dallo stadio IIA, in accordo alle linee guida, le pazienti con tumore HER2 positivo, sono candidate ad un trattamento neoadiuvante che consiste nella somministrazione della chemioterapia – o più raramente della terapia endocrina – prima dell’intervento chirurgico, associandola quando indicato a farmaci biologici. Anticipare la chemioterapia permette di ridurre il volume del tumore e di facilitarne l’asportazione, permettendo interventi chirurgici più conservativi. Nelle donne con carcinoma mammario HER2 positive candidate a terapie neoadiuvante, la combinazione del trastuzumab alla chemioterapia viene oggi considerato lo standard. Negli ultimi anni, alcuni studi scientifici hanno valutato l’aggiunta di un secondo farmaco anti-HER2 (Pertuzumab), evidenziando come la combinazione di chemioterapia con due agenti anti-HER2 (doppio blocco) produca tassi di risposta patologica completa più elevata. Le spese per la somministrazione del farmaco “pertuzumab” nel setting neoadiuvante non è rimborsato dall’agenzia italiana del farmaco e qualora le pazienti volessero intraprendere tale terapia, le spese sono a carico del paziente con un costo previsto di seimila euro per le prime e due somministrazioni e di tremila euro ogni ventuno giorni di trattamento per un totale di circa 20 somministrazioni per l’intero ciclo di cura. Come istituzioni abbiamo il dovere di rendere più agevole e meno dispendioso l’accesso alle terapie efficaci delle donne del Lazio affette da questa grave patologia. I questo contesto, quindi, la definizione ed attuazione, come avvenuto in altre regioni italiane come la Campania, di un progetto di finanziamento da parte della Regione in accordo con l’azienda farmaceutica e sanitaria, volto all’acquisto del farmaco per la somministrazione alle pazienti affette da carcinoma della mammella HER2 positivo, preventivamente selezionate, rappresenta una scelta di responsabilità e di buon senso”.

Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio Giuseppe Simeone

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