Migliora ancora la qualità delle cure nel Lazio. Per il 2017 i Lea, Livelli essenziali di assistenza, si attestano a quota 180 punti, il punteggio più alto mai raggiunto, ben oltre la soglia minima di adempienza, che è fissata a 160 punti. Tra i settori che hanno fatto registrare i miglioramenti più significativi i vaccini, la prevenzione e gli esiti di cura.
“Quando ho preso in mano questa Regione nel 2013, il Lazio era inadempiente e il punteggio nei LEA era fermo a 152, oggi siamo cresciuti di 28 punti e non vogliamo fermarci. Un risultato storico che ci pone tra le Regioni italiane che rispettano il livello di adempienza nei LEA fissato a quota 160 punti- parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: dieci anni fa la Regione Lazio era un caso nazionale oggi ci avviamo all’uscita dal commissariamento grazie ad una gestione che ha tenuto sotto controllo i conti, ma senza tagliare i servizi e la qualità delle cure e il risultato straordinario nei LEA ne è la dimostrazione. Voglio ringraziare tutti gli operatori che in questi anni difficili del commissariamento sono stati in prima linea e hanno difeso il sistema sanitario regionale con passione e professionalità. A loro va il nostro ringraziamento, ora dobbiamo spingere ancora di più sull’acceleratore per cambiare la sanità del Lazio e lo stiamo già facendo. È una rivoluzione che stiamo portando avanti iniziando a ricostruire e creare servizi sempre più efficienti sul territorio, a investire sull’innovazione e a ridare certezze e stabilità alle professioni sanitarie”- ha detto ancora Zingaretti.
“Il raggiungimento dei 180 punti nei Livelli essenziali di assistenza (LEA) è un risultato importante. In questi anni non siamo mai tornati indietro: nel 2014 avevamo 168 punti, nel 2015 avevamo 176 punti e nel 2016 avevamo 179 punti. Abbiamo dimostrato che si possono tenere i conti in ordine aumentando al tempo stesso i livelli e la qualità delle cure e dell’assistenza –parole di Alessio D’Amato, assessore alla sanità, che ha aggiunto: ora deve partire la svolta sul potenziamento della sanità territoriale e della cronicità attraverso l’innovazione tecnologica ed il potenziamento dell’assistenza domiciliare. Il sistema sanitario regionale del Lazio ha le condizioni per arrivare in pochi anni ai vertici tra le Regioni italiane. Questo dato conferma ulteriormente che vi sono i presupposti tecnici per superare la lunga stagione del commissariamento ridando così fiducia ai professionisti e agli operatori”.