“Sanità, tutto apposto e niente in ordine. I costanti e trionfalistici annunci del presidente Zingaretti in merito agli eclatanti e positivi risultati raggiunti nella sanità sono stati rispediti al mittente nella requisitoria del procuratore regionale della Corte dei Conti, Donata Cabras, nel giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2015. Solo qualche giorno fa, in occasione dei soliti tagli del nastro, il presidente vedeva la fine del tunnel. Peccato che il percorso che Zingaretti definisce ad ogni piè sospinto concluso in realtà è ancora tutto da compiere tanto che non sono stati raggiunti “i risultati preventivati, sia sul versante del disavanzo sanitario della Regione, quanto sugli Enti del Servizio sanitario regionale”. Inoltre nella requisitoria viene sottolineata “l’inadeguatezza e l’inosservanza delle normative nella gestione delle entrate derivanti dal maggior gettito fiscale destinato a copertura del piano di rientro dal disavanzo, atteso che le somme accertate non sono state tutte contestualmente impegnate”. E viene rilevato “il perpetrarsi del mancato rispetto della direttiva UE in merito ai tempi di pagamento delle fatture e la mancata attuazione di una serie di interventi finalizzati al rispetto degli obiettivi prioritari in merito ai livelli essenziali di assistenza”. Elementi non trascurabili a cui si deve aggiungere il fatto che, nella requisitoria, si richiede maggiore trasparenza nelle procedure evidenziando che i pochi risultati raggiunti sono attribuibili solo all’applicazione per i cittadini del Lazio di aliquote sempre più gravose. Come dire che se Zingaretti vedeva l’uscita dal tunnel, la Corte dei Conti gli ha spento la luce. Speriamo che ne prenda atto non limitandosi a gioire di risultati che vanno letti con attenzione perché è su di essi che si misura la distanza, ancora incolmabile, tra Zingaretti e la vita reale”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone