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Regione Lazio – sanità:migliorano i conti e la sanità delle cure

scritto da Redazione
Regione Lazio – sanità:migliorano i conti e la sanità delle cure
Diffusi i nuovi dati del rapporto Prevale, che monitora una serie di fattori importanti come la tempestività degli interventi in caso di fratture del femore o per quelli di angioplastica coronarica. Il Lazio è la Regione che ha avuto la miglior performance di crescita in questi anni. Il raffronto tra l’anno 2012 e il 2017, conferma un trend positivo:

  • Tempestività di intervento chirurgico di frattura del femore. Dal 31% del 2012 al 54% del 2017 di pazienti operati entro le 48 ore.
  • Angioplastica coronarica. Dal 30% del 2012 al 50% del 2017. Con un trend in crescita del 3% rispetto allo scorso anno (47%). La mortalità a 30 giorni dal ricovero è passata dal 10% nel 2012 al 7,6 % nel 2017.
  • Asportazione colecisti. Sulla riduzione dei tempi di degenza dopo l’asportazione della colecisti un netto miglioramento: dal 57% del 2012 all’80 % del 2017. Con un miglioramento nell’ultimo anno del 4% (dal 76% del 2016).
  • Parti cesarei. Si riduce ancora l’anomalia dei parti cesarei nel Lazio. Dopo aver abbattuto la barriera del 30% dei cesarei, dopo molti anni di sostanziale stasi, continua a scendere la percentuale: dal 31,4% del 2012 al 26,2% del 2017 con un’ulteriore diminuzione rispetto al 2015 (28%).
  • Cure oncologiche. Un dato particolarmente importante è quello che riguarda la qualità della chirurgia oncologica: la proporzione di interventi chirurgici per tumore della mammella effettuata nei centri identificati come breast unit è passata dal 73% del 2015 all’83% nel 2017.
  • Più eguaglianza nell’accesso alle cure. In particolare non esistono più differenze di accesso dovute al livello d’istruzione né per l’angioplastica, né per il cesareo.
  • Migliorano i Lea. L’ultimo tavolo tecnico di aprile ha certificato un nuovo passo avanti sul punteggio dei Lea del Lazio: dai 152 punti del 2013 sulla griglia Lea, quindi da un livello di inadempienza rispetto ai servizi essenziali, fissati a 160 punti, ai 179 punti del 2017, tra le regioni virtuose.

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