“Durante l’emergenza Covid-19 il NUE 112 ha giocato un ruolo strategico riuscendo a rispondere nel solo mese di marzo a quasi 310mila chiamate e attivando per chi chiamava, l’intervento di cui necessitava o anche solo fornendo le informazioni di cui aveva bisogno. La media di chiamate giornaliere storica dall’apertura del Nue 112 a dicembre 2015 è intorno alle 8mila chiamate al giorno con picchi massimi di 16mila in tempo pre Covid-19 e fino a 23mila nel pieno dell’era Covid-19. Ringrazio ancora una volta tutti gli operatori che in questa fase di emergenza sanitaria hanno svolto un lavoro fondamentale per dare sostegno al nostro sistema sanitario. Sono loro i primi interlocutori con cittadini e pazienti in difficoltà, e le informazioni che raccolgono o quelle che forniscono sono spesso fondamentali per individuare la soluzione più corretta ai problemi” – così il presidente, Nicola Zingaretti.
“Attualmente – commenta il direttore regionale Soccorso Pubblico e Nue 112, Livio De Angelis – il Sistema 112 del Lazio è costituito da Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, Emergenza Sanitaria 118, Capitaneria di Porto e per il Comune di Roma anche dal Corpo di Polizia Municipale. La Direzione Regionale del Soccorso Pubblico non esclude, anzi auspica, che questa formidabile squadra possa in futuro arricchirsi nel tentativo di fornire una valida risposta anche alle tante richieste non emergenziali, ma dai contenuti di natura prevalentemente sociale che però meritano comunque un riscontro”.
L’ampliamento si integra nel percorso di estensione del Servizio all’intero territorio regionale, che si concluderà con la prossima attivazione di una seconda Sala Operativa, indispensabile a completare la copertura ed a garantire le funzioni di Disaster Recovery, delle quali potrebbero beneficiare anche altre regioni.
Il Numero Unico dell’Emergenza sta diventando così un riferimento solido per la cittadinanza ed uno strumento utilissimo per gli Enti del soccorso, perché capace di una azione di filtro superiore al 50% e di gestire l’attivazione integrata di diversi Enti garantendo alla cittadinanza un intervento multidisciplinare ritagliato sulla necessità del momento. Questa capacità ha generato un enorme beneficio nei casi in cui la gestione dell’emergenza necessita di diversi Enti del soccorso contemporaneamente, come negli incendi con feriti o nei gravi incidenti stradali con persone bloccate in seguito alla dinamica dell’incidente. I tempi di risposta della Centrale Unica Regionale all’utenza sono ormai stabilmente attestati entro medie di pochi secondi.