“Schizofreniche ed incoerenti. Possiamo definire solo così i provvedimenti assunti dalla regione guidata da Zingaretti sulla realizzazione dei poli per l’infanzia destinati ad accogliere bambini di età compresa tra 0 e 6 anni. Tragicomica, se non gravissima, la sequenza degli eventi. Il Ministero dell’Istruzione, infatti, con due decreti del 2017 ha prima previsto l’istituzione dei poli per l’infanzia e successivamente stabilito che, entro 90 giorni dall’entrata in vigore dello stesso, le Regioni selezionassero, compatibilmente alle risorse assegnate, fino ad un massimo di tre interventi da realizzare sul proprio territorio. Il Ministero con estrema chiarezza ha anche specificato che tali progetti dovevano essere trasmessi al Ministero stesso nei successivi 60 giorni pena la revoca delle risorse e l’assegnazione delle stesse in favore delle altre regioni. La Regione Lazio il 18 gennaio 2018 ha approvato la graduatoria dei progetti selezionati che vedevano rispettivamente assegnate al Comune di Fondi 5.100.000 euro, al Comune di Cassino 4.150.000 euro e al Comune di Monte Compatri di 5.017.500 euro. Peccato che, con un colpo di mano e ragioni inaudite oltre che incomprensibili, solo due mesi dopo, il 15 marzo 2018, con nuova determinazione la direzione regionale infrastrutture e politiche abitative decide di revocare in autotutela quanto stabilito in precedenza e di annullare la graduatoria sul presupposto che la Commissione esaminatrice “non ha operato nella sua piena composizione e che comunque l’attività istruttoria svolta dalla stessa non risulta in alcuni casi sufficientemente approfondita”. Contestualmente si disponeva di procedere, con apposito e separato atto, alla nomina di nuova Commissione per l’istruttoria e la conseguente predisposizione della graduatoria delle manifestazioni di interesse già pervenute per la costruzione di poli per l’infanzia innovativi. Considerato che l’iter per l’assegnazione dei fondi dovrebbe concludersi entro la prima decade di aprile 2018 il rischio concreto è che queste risorse vengano perse e, come previsto esplicitamente dal decreto, riassegnate ad altre Regioni con un danno irrecuperabile per i Comuni di Fondi, Cassino e Monte Compatri, aggiudicatari delle risorse e in termini di servizi per i cittadini. Non si evince, dagli atti inoltre, chi, quando, e su quali basi siano state rilevate ipotetiche illegittimità che hanno condotto all’esautorazione di una Commissione per la nomina di un’altra. Per queste ragioni, per ottenere chiarezza su una questione contorta nella forma e dannosa nella sostanza, abbiamo depositato una interrogazione urgente con cui chiediamo a Zingaretti se sia consapevole che questo atteggiamento schizofrenico rischia di comportare, come esplicitato nel decreto ministeriale, la perdita dei finanziamenti a discapito non solo dei Comuni che risultano beneficiari ma dell’intera Regione Lazio e come si intenda rispettare il termine della prima decade di aprile 2018 per la conclusione dell’iter e la conseguente approvazione di una nuova graduatoria. Ma abbiamo chiesto soprattutto di valutare la possibilità di rivedere la decisione di annullare la precedente graduatoria per evitare di perdere per sempre le risorse assegnate e garantire ai Comuni assegnatari di realizzare interventi importanti a vantaggio delle proprie comunità”.
Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri regionali di Forza Italia, Giuseppe Simeone e Pasquale Ciacciarelli