LATINA, SIMEONE (FI): “LA PRESA DI POSIZIONE ELETTORALE DEL PRESIDENTE E DEL CDA DEL MOL E’ UNA INACCETTABILE CADUTA DI STILE”
“Apprendiamo dal presidente del Mercato ortofrutticolo di Latina, Paolo Ghedin, che non si vota più per scelta personale ma con “deliberazione” di consiglio di amministrazione. In questo contesto non posso che condividere le osservazione del capolista di Forza Italia a Latina, Ivano Di Matteo, in merito alla presa di posizione, meramente elettorale, del Cda del Mercato ortofrutticolo di Latina. Credo che le dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente del Mol siano una vera e propria caduta di stile che, a lungo termine, rischia di penalizzare una realtà imprenditoriale di prestigio e una eccellenza del settore agroalimentare della provincia di Latina e del Lazio. Paolo Ghedin può legittimamente scegliere di votare sua figlia ma non può parlare a nome di oltre seicento famiglie che lavorano direttamente o nell’indotto con il Mol. Le scelte elettorali, nelle democrazie, sono a responsabilità individuale e non per “azioni” o “partecipazioni” in consorzi. Votano le persone che legittimamente hanno opinioni e si assumo la responsabilità delle scelte. Tra l’altro stride che la decisione del presidente del Mol ricada sulla figlia e sullo schieramento ci cui lei fa parte. Per molto tempo, in tanti, soprattutto nel centrosinistra, hanno fatto lezione a Forza Italia sui conflitti di interesse. Oggi proprio da quella parte politica viene, con questa scelta seppure indiretta, applicata la legge della doppia morale. Legittimo l’orgoglio di papà Ghedin di voler votare la figlia. Legittima la scelta del cittadino Ghedin di votare per il Partito democratico. Illegittimo ed inopportuno, però, che il presidente del Mol coinvolga la società in decisioni del tutto personali. Un consiglio di amministrazione deve amministrare, non deve fare politica assumendo decisioni estemporanee e fuorvianti anche per i cittadini. Dovrebbe preoccuparsi di risolvere le criticità che anche il mercato ortofrutticolo di Latina come, purtroppo, moltissimi altri settori economici ed imprenditoriali del nostro territorio stanno vivendo a causa delle ripercussioni della crisi economica in atto. Ci aspettavamo da Ghedin, e da tutto il centrosinistra, un comportamento più rispettoso dei ruoli. Anche perché dentro il Mol ci sono centinaia di operatori, molti dei quali, da cittadini, voteranno come riterranno più opportuno e secondo coscienza. La stessa che evidentemente è stata messa da parte con il suo intervento. Proprio nel Mol, tra l’altro, c’è una candidata al consiglio comunale di Latina con Forza Italia, Claudia Rigliaco, che ingiustamente si è trovata parte di una decisione che in modo ovvio tanto quanto scontato non le appartiene. E ci fa specie che nel Pd nessuno abbia sollevato la questione di opportunità su dichiarazioni del genere. Evidentemente al di là degli entusiasmi manifestati anche il Pd, e il suo candidato sindaco Enrico Forte, si rende conto che i cittadini di Latina non hanno individuato loro come soggetti capaci di governare la città. Perché solo chi ha paura bara alle regole del gioco”.
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REGIONE, SIMEONE (FI): “ACCORDO TRA RENZI E ZINGARETTI NON SIA SOLO PASSERELLA ELETTORALE”
“Gli interventi contenuti nell’accordo firmato oggi tra Renzi e Zingaretti non possono che renderci felici. Ora però la sfida vera è renderli concreti. Per la provincia di Latina sono previsti il rifacimento del manto stradale della Pontina ed interventi sulla Formia – Cassino. Sono ricompresi 22,8 milioni di euro per l’autonomia idrica a Ponza e Ventotene, il potenziamento della rete ferroviaria regionale con fondi stanziati da Rfi tra cui il raddoppio della linea Campoleone-Aprilia. Si tratta di lavori fondamentali soprattutto sul piano infrastrutturale e la cui importanza ribadiamo da tempo. Interventi conosciuti da anni e su cui non è stato compiuto alcun miracolo, nonostante i tentativi propagandistici di Renzi e Zingaretti. Lo stato di salute della Pontina, la mancanza di sicurezza sull’unica strada che collega Latina a Roma, non sono una novità. E’ una novità che Zingaretti, dopo essersi defilato in consiglio regionale ogni volta che abbiamo portato questo problema in aula chiedendo interventi immediati, oggi si sia reso conto che la Pontina versa in condizioni indecenti. Sulla sanità, dove continua a dire che la rivoluzione è iniziata, aspettiamo di conoscere nel dettaglio se ci siano, quali e quanti siano al di là di quelli che leggiamo dalle agenzie gli investimenti per gli ospedali del Lazio e della provincia di Latina. Il Lazio con Zingaretti e Renzi “corre”. Peccato che lo faccia solo con la campagna elettorale e a suon di spot. Perché in tre anni di quanto annunciato non abbiamo visto ancora nulla se non tagli del nastro e favolistiche propagande. Entro luglio la Pontina sarà sistemata? Vedremo e speriamo che almeno questa volta i nostri dubbi non trovino conferme”.