“Lunga, complessa, vincente. Questa è stata la campagna elettorale che ha contraddistinto Forza Italia. Questi sono stati gli elementi che ci hanno portato ad essere il primo partito, in termini di consensi, nel Lazio nella coalizione di centrodestra con Parisi candidato presidente. Un successo non scontato e per questo ancor più eclatante. Conquistato ogni giorno grazie al contributo di una squadra che ha lavorato fianco a fianco con i candidati nella speranza di dare al Lazio un futuro all’altezza delle sue aspettative. Che, preferenza su preferenza, mi hanno consentito di essere il primo degli eletti in assoluto, con 12.241 voti, al consiglio regionale del Lazio per la provincia di Latina. Sono state settimane segnate da momenti di rottura anche inaspettata. Con personaggi come Pirozzi che ha optato per una corsa funzionale solo a se stesso non riuscendo ad eleggere un solo consigliere in nessuna delle province del Lazio. Che ha anteposto le proprie velleità personali al bene di una comunità che se ci fosse stata convergenza oggi non dovrebbe nuovamente fare i conti con un presidente come Zingaretti che mai nulla ha fatto nell’interesse del nostro territorio e delle sue comunità. Da chi ha contribuito a rendere il governo della regione Lazio zoppo. Tanto che, prima volta nella storia di questa Regione, Zingaretti non ha i numeri per governare avvalorando il fatto che è il centrodestra, al di là di rivendicazioni sterili, il vincitore di questa tornata elettorale tanto che le nostre liste hanno preso più voti del presidente uscente. Di questo si deve prendere atto. Su questo deve riflettere seriamente Zingaretti che non potrà più governare la Regione a colpi di arroganza e di imposizioni. Ma dovrà aprirsi ad un confronto serio con noi sui temi, sul programma, sulle scelte da effettuare. In queste settimane più che mai ho incontrato centinaia di persone. Ho visto il dolore negli occhi di chi non vede un futuro per i propri figli ma solo disoccupazione, desolazione e arrendismo. Ho visto la paura di chi si vede precluso il diritto alla cura perché le liste di attesa continuano ad essere un ostacolo insormontabile e magari non ci sono risorse sufficienti per rivolgersi al privato. Ho visto la rabbia di chi, imprese e cittadini, si vedono negata una mobilità degna di essere chiamata tale, di infrastrutture e strade che non siano un miraggio segnato da mancanza di programmazione. Questi sono i temi su cui mi batterò sino all’ultimo respiro in consiglio regionale. Su cui, con tutta Forza Italia, siamo disposti al confronto solo e quando le decisioni che si assumeranno porranno al centro il cittadino, le imprese, lo sviluppo non a parole ma nei fatti. Faremo quello che abbiamo fatto sinora ma con maggiore esperienza e consapevolezza. Porteremo in aula una opposizione all’insegna della maturità, del controllo e delle proposte per dare al Lazio un governo di equità, decisioni e crescita. Zingaretti deve solo decidere se intende uscire dall’isolamento in cui, forte di una maggioranza oggi inesistente, si è chiuso per cinque anni optando per una guida seria della Regione Lazio centralizzata sui cittadini, i territori e i servizi e non più solo sul proprio tornaconto”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia Lazio, Giuseppe Simeone