Il protocollo, composto da 11 articoli, è frutto di un lungo lavoro di concertazione e fa del Lazio la prima regione a aver attuato le previsioni dell’ordinanza commissariale e ad aver costituito il gruppo di lavoro per il monitoraggio sul cosiddetto ‘DURC di congruità’, il documento che attesta l’adeguatezza dei flussi di manodopera in relazione ai lavori da eseguire. La Regione Lazio ha inoltre voluto stabilire ulteriori adempimenti per garantire il lavoro regolare, favorire la continuità occupazionale dei lavoratori nei cantieri, assicurare un corretto e trasparente utilizzo dei finanziamenti pubblici e sostenere la leale concorrenza tra le imprese.
Il protocollo, in dettaglio, prevede:
“Con la firma di questo protocollo mettiamo in campo degli anticorpi in grado di intervenire prevenendo i possibili rischi legati alla ricostruzione. Il nostro è un atto di responsabilità nel dettare delle linee ferree ispirate alla legalità, alla trasparenza, alla tutela dei tanti lavoratori impegnati nei cantieri e per uno sviluppo sostenibile di questo territorio –parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: al commissario di Governo per la ricostruzione rivolgo degli appelli: indichi le regole per permettere alle diocesi di procedere con le gare d’appalto sugli edifici di culto; proceda con l’approvazione del terzo piano stralcio delle opere pubbliche per consentire l’avvio della fase di progettazione di ulteriori opere. Infine provveda a dare copertura finanziaria per la riparazione dei danni subiti dagli edifici di edilizia residenziale pubblica che ad oggi non sono finanziati. Con 16 milioni potremmo dare risposte alla fascia di popolazione più bisognosa”.
“Il Lazio è la prima regione, tra quelle del centro Italia interessate dal sisma del 2016, a mettere in campo una disciplina per accompagnare e dirigere questa fase tanto importante quanto delicata. La ricostruzione procede con l’apertura di nuovi cantieri pubblici e privati e questo protocollo, frutto di concertazione e confronto con tutte le parti, è un modo per accelerare la ricostruzione stessa, contribuendo alla soluzione positiva di eventuali problemi che potrebbero emergere” –parole di Claudio Di Berardino, assessore alle Politiche della ricostruzione.