“Trecento persone a disposizione del presidente e dei dieci assessori della giunta regionale del Lazio; cinquanta per i cinquanta consiglieri regionali che devono controllare il lavoro della giunta. Non va affatto bene. Così come non va bene che passi in cavalleria la spesa di una giunta regionale composta interamente di assessori esterni al consiglio. Costa troppo e non va bene”. È quanto scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e consigliere regionale del Lazio, sul sito del partito e su Il Giornale d’Italia.
“Zingaretti sa che non sono fazioso e ha il dovere di correggere la rotta. Il personale del consiglio regionale va dimezzato e non azzerato; quello della giunta va pure dimezzato e non mantenuto. Il riequilibrio è necessario perché vogliamo fare bene il nostro lavoro. La prima scadenza sarà il bilancio: per evitare nuovi casi Fiorito, abbiamo l’obbligo di esaminarlo col massimo della trasparenza e senza collaboratori ci metteremo molto più tempo.
Ma soprattutto è inaccettabile – continua Storace – che quello che prima veniva individuato come sperpero ora diventi una virtù. Se gli assessori costavano troppo con la Polverini, non si risparmia con Zingaretti se il metodo è identico. Con la differenza che nel 2010 si annunciarono in campagna elettorale, in questa invece lo si è negato arrivando a denunciare lo sperpero precedente…
Quindi, sarà mia cura, assieme all’altro consigliere regionale de La Destra, Fabrizio Santori, e ad Olimpia Tarzia, consigliera eletta nella lista Storace, depositare lunedì una proposta di riforma statutaria per limitare al 50% il numero degli assessori esterni al consiglio alla regione Lazio. Altrimenti attenderemo il bilancio per approvare una norma ordinaria simile. Dieci assessori paratecnici che assumono una flotta di collaboratori sarebbero inaccettabili.
Poi, ascolteremo le dichiarazioni programmatiche del neopresidente col rispetto che meritano e le valuteremo con la fermezza che riterremo necessaria. Ci aspettiamo, nelle sedute di lunedì e martedì, una fase nuova caratterizzata dal rispetto delle opinioni degli avversari politici.
Noi siamo per risolvere i problemi dei cittadini, a partire dal lavoro e dalla sanità. Se si comincia privilegiando gli apparati di maggioranza, si comincia male.
Ad esempio – continua Storace – Zingaretti ha già incassato la nomina a commissario della sanità: quanto dovrà durare ancora questa storia che impedisce il dialogo su un settore strategico?
Quali sono le intenzioni della giunta regionale del Lazio sui rifiuti?
Vogliamo trasferire o no alla Capitale i poteri che oggi fanno capo alla regione?
Come intende rispondere alla domanda di riduzione fiscale e a quella di nuova occupazione?
Tantissime famiglie italiane fanno la fila alla Caritas: proseguirà la demagogica campagna che afferma come prioritari i diritti degli stranieri rispetto a quelli dei nostri connazionali?
Infine: non servono chiacchiere sui costi della politica – conclude Storace – né annunciare la riduzione delle commissioni consiliari, che e’ già stato fatto, portandole da venti a otto. Le auto blu, che fa? Le toglie di mezzo o no?”.