Le risorse, previste dalla Legge 181 del 1989, hanno come obiettivo quello di favorire il rafforzamento del sistema industriale nel territorio dei Comuni vittime del terremoto delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. L’avviso pubblico, contenuto in una Circolare del Mise del 12 marzo 2018, è stato pubblicato sul sito del Ministero e di Invitalia ed è già consultabile; le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate a Invitalia, a partire dalle ore 12 del 10 maggio prossimo e fino alle ore 12 del 9 luglio successivo.
La quota riservata al territorio laziale è di 6.720.000 euro e gli incentivi sono rivolti a imprese costituite in società di capitali (comprese le società cooperative e le società consortili), gli investimenti dovranno prevedere spese ammissibili per almeno 1,5 milioni di euro fino a un massimo di 10 milioni. Le agevolazioni finanziarie possono coprire fino al 75% dell’investimento ammissibile tra contributo a fondo perduto in conto impianti, contributo a fondo perduto alla spesa e finanziamento agevolato.
Sono ammissibili alle agevolazioni le iniziative che prevedano:
L’accesso alle agevolazioni prevede la determinazione di una graduatoria di ammissione redatta sulla base del criterio dell’incremento occupazionale; in caso di parità di punteggio è data priorità alla domanda che prevede il minor importo di agevolazioni richieste. In caso di parità di agevolazioni richieste e di incremento occupazionale, varrà l’ordine cronologico di presentazione delle domande.
La Regione Lazio inoltre sta riattivando, per illustrare in tutto il territorio interessato il bando del Ministero, il camper informativo itinerante che già è stato utilizzato con successo l’anno scorso per il lancio del bando regionale destinato alle microimprese e Pmi dei Comuni colpiti dal terremoto.
Per maggiori informazioni:
“Questo bando costituisce una grande opportunità per il rilancio delle aree della nostra Regione colpite dal sisma –parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: noi dal canto nostro abbiamo voluto inserire dei criteri preferenziali per le imprese che assumeranno disoccupati o lavoratori in difficoltà provenienti dalle aree del Cratere Sismico”.