L’esame in aula del testo unico dell’artigianato proseguirà alla prossima seduta di consiglio regionale, mercoledì 4 febbraio alle ore 11. A stabilirlo, al termine dei lavori di oggi, il presidente Daniele Leodori. Sono stati approvati 21 articoli, con emendamenti proposti dall’assessore Guido Fabiani, da Francesco Storace (La Destra), da Gian Paolo Manzella (Per il Lazio), dal gruppo Pdl-Forza Italia e dal M5s. I consiglieri hanno dibattuto, in particolare, sull’albo regionale delle imprese artigiane. Si tratterà di un albo su base territoriale provinciale e metropolitana e articolato in due sezioni, in virtù a una modifica del testo originale proposta da Fabiani e che ha raccolto un consenso bipartisan. Introdotta la comunicazione unica per via telematica. Hanno superato inoltre il vaglio del consiglio regionale le disposizioni su principi generali e funzioni amministrative, impresa artigiana e artigianato artistico e tradizionale. Diminuiti da 13 a 8 i membri di una riformata commissione regionale per l’artigianato (Cra), ai quali spetteranno solo rimborsi spese documentati. Tra le varie norme approvate quelle che disciplinano: l’obbligo di passaggio in commissione consiliare alla Pisana del regolamento di attuazione e integrazione della legge (da adottare entro 180 dal varo del testo unico); le funzioni e compiti di Regione, Città metropolitana, province, comuni e Roma capitale; i requisiti dell’impresa artigiana, regole per il suo esercizio, consorzi e società consortili e limiti dimensionali. Via libera al sostegno e valorizzazione dell’artigianato artistico e tradizionale, con un occhio all’innovazione e al mercato internazionale anche attraverso piattaforme digitali. E’ stata data infine definizione a cosa si intende per lavorazioni artistiche e tradizionali. Ok anche alle norme su settori tutelati e a quelle sul contrassegno di appartenenza all’artigianato artistico e tradizionale.