NCD; CANGEMI, DE LILLO, DI PAOLO E SABATINI «RECUPERARE IL RUOLO DEI TERRITORI»
Sabato mattina si è tenuta a Roma, al Tempio di Adriano, l’assemblea costituente del movimento fondativo del Nuovo Centrodestra.
La nuova formazione, illustrata dal vicepremier Angelino Alfano ai soci fondatori, nella lealtà umana e politica a Silvio Berlusconi, si ispira a un modello di partito federalista per restituire ruolo ai territori.
Presenti all’appuntamento fondativo anche i quattro consiglieri regionali del Lazio Giuseppe Cangemi, Fabio De Lillo, Pietro Di Paolo e Daniele Sabatini firmatari, con gli altri 300 intervenuti, tra cui i ministri Lupi, Quagliariello, De Girolamo e Lorenzin, del documento che sancisce la nascita di quello che il vice premier Angelino Alfano ha definito un «nuovo grande movimento che sarà valore aggiunto per portare il centrodestra a vincere le elezioni».
A rappresentare il gruppo regionale alla costituente è stato Daniele Sabatini, il più giovane dei consiglieri alla Pisana.
«Occorre puntare – ha dichiarato nel suo intervento Sabatini – su riferimenti precisi e non più rinviabili. Partecipazione inclusiva e rinnovamento, democrazia interna, meritocrazia, capillarità territoriale e rapporto con gli amministratori locali devono essere gli strumenti per tornare ad essere punto di riferimento per la nostra gente. Un partito al tempo della crisi deve avere l’umiltà di ripartire dalla sua base».
Mercoledì i consiglieri Cangemi, De Lillo, Di Paolo e Sabatini formalizzeranno in Aula la costituzione del gruppo nuovo centrodestra in consiglio regionale.
ROMA, CANTIANI «IPOTESI ILLEGITTIMA DA PARTE MAGGIORANZA PER FAR SALTARE ODG»
«Ecco che la sinistra getta la maschera: Marino vorrebbe far saltare i nostri ordini del giorno. Ieri, la maggioranza ha presentato circa 40 odg che comprendono una serie di interventi che, nelle intenzioni della sinistra, dovrebbe fare cadere quelli presentati dall’opposizione. Partendo da un assunto semplicissimo, ovvero che siamo di fronte a una ipotesi completamente illegittima e facilmente impugnabile, sgomberiamo subito il campo da ogni dubbio: questo percorso non regge. La sinistra inizi ad assumersi le sue responsabilità, in Aula e di fronte a tutta la città».
Lo dichiara il consigliere di Roma Capitale, Roberto Cantiani.
PD LAZIO, GRAMAZIO (PDL)” SINISTRA FA I CONTI CON AMARA REALTA’”
“Il PD Lazio perde pezzi. Quello a cui stiamo assistendo in questi mesi è un pessimo spettacolo da parte di chi, durante ogni campagna elettorale, pretende di voler cambiare tutto, ma poi disattende sistematicamente le sue stesse promesse. Ciò che sta avvenendo a livello locale, rende sempre più evidente una incapacità assoluta del centrosinistra a portare avanti una azione di governo organica e legata alle istanze dei territori. Cosa ancor peggiore è che le lotte intestine e l’eterna gara fra le correnti sembrano prevalere su tutto il resto. E questo è il triste dato che emerge dalla realtà .” Lo dichiara il Capogruppo Pdl alla regione Lazio Luca Gramazio.
“Prima le feroci discussioni che hanno accompagnato lo svolgimento del Congresso del Pd con il caos tesseramenti; poi il fallimentare e tragicomico avvio della Giunta capitolina guidata dal sindaco Marino, che verrà ricordato in questi mesi per le sue gaffe (su tutte la nomina del comandante dei Vigili, per poi scoprire che non aveva i requisiti). Infine arriviamo ad oggi: il passo indietro del primo cittadino di Civitavecchia è soltanto l’ennesima sconfitta del centrosinistra, sempre più deludente e dilaniata dalle liti interne.
Di fronte a tutto questo, i toni supponenti utilizzati dal Pd locale in ogni occasione vanno a sbattere contro l’amara verità, che consiglierebbe più umiltà e meno presunzione”, conclude Gramazio.
REGIONE, GRAMAZIO (PDL) «SI A INIZIATIVE CONTRO VIOLENZA DONNE, MA QUANDO RINNOVO CONSULTA?»
«Condividiamo i percorsi che vanno a tutela delle donne e a contrasto di ogni forma di violenza. Tuttavia ci sembra legittimo chiedere: perché, prima di proporre nuove cabine di regia, non si mette in condizione la Consulta Femminile per le Pari Opportunità di lavorare al meglio? Sono passati oltre 8 mesi dal suo insediamento, ma il presidente ancora non ha firmato il decreto di rinnovo di un organismo, a disposizione della Regione Lazio, che già è impegnato sul delicato tema della violenza di genere. Uno strumento innovativo ed efficace, e lo dimostrano i successi delle iniziative avviate in questi anni, che viene però svilito dalla inerzia del presidente della Regione. Non servono spot, ma solo una rinnovata concretezza su un argomento che non si affronta con gli annunci». E’ quanto dichiara il capogruppo Pdl della Regione Lazio, Luca Gramazio.
PD LAZIO, GRAMAZIO (PDL)” SINISTRA FA I CONTI CON AMARA REALTA’”
“Il PD Lazio perde pezzi. Quello a cui stiamo assistendo in questi mesi è un pessimo spettacolo da parte di chi, durante ogni campagna elettorale, pretende di voler cambiare tutto, ma poi disattende sistematicamente le sue stesse promesse. Ciò che sta avvenendo a livello locale, rende sempre più evidente una incapacità assoluta del centrosinistra a portare avanti una azione di governo organica e legata alle istanze dei territori. Cosa ancor peggiore è che le lotte intestine e l’eterna gara fra le correnti sembrano prevalere su tutto il resto. E questo è il triste dato che emerge dalla realtà .” Lo dichiara il Capogruppo Pdl alla regione Lazio Luca Gramazio.
“Prima le feroci discussioni che hanno accompagnato lo svolgimento del Congresso del Pd con il caos tesseramenti; poi il fallimentare e tragicomico avvio della Giunta capitolina guidata dal sindaco Marino, che verrà ricordato in questi mesi per le sue gaffe (su tutte la nomina del comandante dei Vigili, per poi scoprire che non aveva i requisiti). Infine arriviamo ad oggi: il passo indietro del primo cittadino di Civitavecchia è soltanto l’ennesima sconfitta del centrosinistra, sempre più deludente e dilaniata dalle liti interne.
Di fronte a tutto questo, i toni supponenti utilizzati dal Pd locale in ogni occasione vanno a sbattere contro l’amara verità, che consiglierebbe più umiltà e meno presunzione”, conclude Gramazio.