MIGRANTI, VISINI: AL LAVORO CON PREFETTURA PER SVUOTARE CARA CALSTELNUOVO PORTO
“Non so se avete avuto modo di visitare il Centro di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Castelnuovo di Porto, non è un luogo per persone umane“. Lo ha detto l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Rita Visini, dinanzi alla Commissione parlamentare d’inchiesta Migranti, a Palazzo San Macuto, sottolineando che si tratta di una “grande colata di cemento con un tetto alto un metro e mezzo, senza nessun dispositivo per il raffreddamento o il riscaldamento e in piena estate si vedevano persone con le mosche in faccia. È una cosa veramente aberrante. Con la Prefettura di Roma stiamo lavorando per uno svuotamento. Il lavoro è lungo e duro, perché ci sono ostacoli burocratici da una parte e sappiamo benissimo quanto queste benedette commissioni impiegano per il riconoscimento, però è anche vero che stiamo lavorando per una sensibilizzazione culturale su questo tema. Abbiamo avviato la nostra Legislatura con un tema preciso: – ha concluso – mettere al centro la persona. Mi sento di fare un plauso alle associazioni di volontariato che si occupano di queste problematiche“.
MIGRANTI, ZINGARETTI: PENSIAMO A PREMIALITÀ PER COMUNI CHE ACCOLGONO
“Per quanto riguarda le prossime azioni che intraprenderà la Regione Lazio, in particolare in previsione dei nuovi arrivi, una delle possibilità è quella di prevedere – se le politiche di bilancio lo permetteranno – dei meccanismi di premialità e di incentivo finanziario ai Comuni che esprimeranno la disponibilità ad accogliere richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale“. Così il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di un’audizione in Commissione migranti a Palazzo San Macuto.
“Non deve essere un regalo – ha precisato – ma il riconoscimento di un’esigenza nuova, sapendo anche che in molti casi la popolazione immigrata è portatrice di economie“. Ha quindi preso la parola l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Rita Visini, che ha aggiunto: “Stiamo studiando la possibilità, ad esempio, di far convergere gruppi familiari presso i piccoli Comuni, con un’incentivazione ai Comuni stessi affinché si preoccupino di assicurare loro vitto, alloggio, ma soprattutto una formazione professionale. Quindi – ha spiegato – il sindaco si prende in carico due, tre famiglie, con il supporto della Regione, per un anno, un anno e mezzo“. Al termine di questo periodo, “queste persone dovrebbero essere in grado di essere più o meno autonome, anche con una possibilità lavorativa. Questa cosa – ha concluso – è stata accolta di buon grado da parecchi di questo sindaci e ci stiamo lavorando insieme“.
MIGRANTI, ZINGARETTI: PROPONGO CODICE UNICO NAZIONALE ESENZIONE TICKET
“Nel 2014 sono stati istituiti i codici regionali di esenzione dal ticket che comprende, tra gli altri minori stranieri non accompagnati; stranieri irregolari con meno di 6 anni o più di 65 anni; richiedenti protezione internazionale, limitatamente ai primi sei mesi dalla data di ingresso. In questa occasione vorrei proporre l’istituzione di un codice unico nazionale di esenzione, valevole per il periodo necessario al riconoscimento della protezione. Ciò per garantire certezza ed eguaglianza del diritto, accessibilità delle prestazioni, ed omogeneità tra le Regioni italiane“. Lo ha detto il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di un’audizione in Commissione migranti a Palazzo San Macuto.
“Oggi – ha sottolineato – abbiamo un’inaccettabile situazione di disparità con Regioni che riescono ad assicurare l’esenzione del ticket per periodi più lunghi, ed altre Regioni, come il Lazio, che possono assicurarla per soli sei mesi. Tale situazione contrasta evidentemente con il principio dell’eguaglianza dei diritti, che il nostro Paese deve assicurare a tutte le persone. Soprattutto a chi ha già sofferto esperienze gravi e, per questo, riceve protezione internazionale“. Zingaretti ha spiegato che “esiste nella nostra regione un ostacolo significativo nella garanzia della fruibilità delle prestazioni sanitarie per i richiedenti protezione internazionale e per i rifugiati. Ed è proprio quello relativo alla compartecipazione alla spesa per le prestazioni sanitarie dopo i sei mesi dalla data d’ingresso. Su questo aspetto – ha concluso – la situazione tra le Regioni è infatti molto eterogenea, a causa dei vincoli imposti alle Regioni in piano di rientro“.
MIGRANTI, ZINGARETTI: NO SITUAZIONI EPIDEMIOLOGICHE ALLERTA IN EDIFICI OCCUPATI
“Il modello operativo messo a punto dalla Direzione Salute ha previsto specifiche modalità di presa in carico dei pazienti in caso di sospetta malattia infettiva diffusiva, come ad esempio la TB polmonare o la malaria“. Ma “dai dati epidemiologici nazionali e, nello specifico, da quelli relativi alle attività sanitarie svolte all’interno degli edifici occupati, non sono state rilevate situazioni epidemiologiche di allerta, a parte la presenza di numerosi casi di scabbia. Anche su questo particolare problema, è stato predisposto uno specifico protocollo operativo“. Ad assicurarlo è il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di un’audizione in Commissione migranti a Palazzo San Macuto, sottolineando che “all’interno degli edifici occupati, le attività sanitarie sono state assicurate da équipe sociosanitarie afferenti alle Aziende RM/B, RM/A, con il coinvolgimento di INMP (Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti) CRI, Cittadini del Mondo, Medu (Medici per i diritti umani) che hanno garantito e continuano a garantire l’assistenza di primo livello, attraverso visite mediche generali e specialistiche. Si è trattato in molti casi di interventi davvero consistenti – ha aggiunto – considerate le dimensioni di alcune occupazioni: tanto per dare un’idea, a Selam Palace, un sito occupato a Tor Vergata, sono stati presi in carico oltre 800 occupanti in condizioni igienico-sanitarie pesantissime“.
MIGRANTI, ZINGARETTI: IN ARRIVO ALTRI 879 NEL LAZIO
“E’ in corso una ulteriore assegnazione di 879 migranti nel Lazio nel quadro del nuovo bando per l’accoglienza di altri 10mila stranieri sul territorio nazionale“. Lo ha detto il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di un’audizione in Commissione migranti a Palazzo San Macuto. “Questa la suddivisione per provincia: – ha precisato – a Roma 639, a Frosinone 79, a Latina 87, a Viterbo 50, e a Rieti 25“. Per quanto riguarda la rete SPRAR, “nel Lazio, al 16 settembre 2015, abbiamo 19 strutture di accoglienza nella provincia di Roma; per un totale di 13 Comuni coinvolti; 8 strutture nella provincia di Frosinone, su altrettanti Comuni; 6 nella provincia di Latina, di cui una nel capoluogo e le altre in altri 5 Comuni; 10 nella Provincia di Rieti, di cui due nel capoluogo. A queste strutture vanno inoltre aggiunte le 113 della rete dei centri di accoglienza previsti dal Piano del Ministero dell’Interno. Come si vede, – ha sottolineato Zingaretti – si tratta di un impegno consistente, che interessa moltissimi Comuni e che coinvolge attivamente le Prefetture del Lazio, che svolgono un ruolo fondamentale e preziosissimo“.
Zingaretti ha quindi assicurato che “abbiamo affrontato e affronteremo ancora questa emergenza umanitaria facendoci pienamente carico delle nostra responsabilità, anche per quanto riguarda le nuove assegnazioni“. L’auspicio è che “la discussione che finalmente si è accesa al livello nazionale e internazionale attorno al tema fondamentale dei diritti umani – e in particolare a quelli dei migranti, dei cittadini nei Paesi con difficoltà economiche o politiche – possa portare alla costruzione di maggiori garanzie per tutti, dentro e fuori l’Italia. Ma in particolare, proprio nel nostro Paese“, ha concluso.
MIGRANTI, ZINGARETTI: CON OLTRE 8MILA PRESENZE, LAZIO III REGIONE PER OSPITALITÀ
“Il Lazio è una delle regioni su cui impatta di più l’arrivo di migranti nel nostro Paese: secondo gli ultimi dati ufficiali forniti dalle Prefetture e rilasciati dal Ministero dell’Interno, il 2 settembre scorso il Lazio ospitava 8368 migranti“. Lo ha detto il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di un’audizione in Commissione migranti a Palazzo San Macuto.
Tra questi, ha precisato Zingaretti, “2.894 in strutture temporanee, 4592 nella rete SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) 882 nel CARA di Castelnuovo di Porto“. Inoltre, dal “‘Rapporto sull’accoglienza di migranti e rifugiati in Italia’ del Ministero dell’Interno del 15 ottobre, risulta che il Lazio ospita circa il 9% delle 98.632 presenze attualmente in Italia (esclusi CIE) – ha concluso – siamo la terza regione per ospitalità dopo Sicilia (13%) e Lombardia (13%)“.