Via libera dalla V commissione del Consiglio regionale del Lazio, presieduta da Eugenio Patanè (Pd), alle modifiche del Regolamento regionale in materia di strutture ricettive alberghiere. Lo schema di deliberazione – che ha ricevuto questa mattina parere favorevole a maggioranza e con osservazioni – torna ora in Giunta per l’approvazione definitiva. Si sono astenuti dal voto i consiglieri del Movimento 5 Stelle Gianluca Perilli e Valentina Corrado. Le modifiche contenute nel provvedimento sono necessarie per adeguare il Regolamento regionale sulle strutture alberghiere alle novità introdotte dalla legge regionale 8/2013 in materia di organizzazione del sistema turistico e semplificazione delle strutture ricettive. Con il testo che ha ricevuto il via libera della commissione, infatti, si vanno innanzitutto a definire le modalità di presentazione della Segnalazione di inizio attività (SCIA) – che in base alla nuova normativa è l’unico adempimento necessario per l’avvio dell’attività ricettizia – e la procedura per la classificazione delle strutture. Inoltre si introduce la possibilità per gli alberghi a “5 stelle” di classificare camere a “4 stelle” per un massimo di posti letto non superiore al 40% del totale e si stabilisce che tutte le nuove strutture debbano avere un bagno privato in ogni camera. Ai fini di una maggiore chiarezza di informazione, poi, si prevede l’introduzione, direttamente nella denominazione della struttura, anche della tipologia ricettiva (albergo/hotel o residenza turistico-alberghiera/residence). I titolari e gestori, infine, dovranno esporre le tabelle dei prezzi nella zona di ricevimento e il cartellino prezzi all’interno di ogni camera e dovranno indicare la tipologia di appartenenza e il numero di stelle corrispondenti al livello di classificazione nei siti web ufficiali. Ulteriori modifiche hanno lo scopo di coordinare meglio l’iter procedurale tra Regione, Province e Comuni. Accolte dalla commissione all’unanimità numerose osservazioni. Tra di esse, due del presidente Patanè tendono a semplificare i contenuti della SCIA e prevedono che tipologia e numero di stelle siano indicate in tutto il materiale promozionale delle strutture; una del consigliere Piero Petrassi (Centro democratico) interviene sulle modalità di verifica dei requisiti di classificazione; una dei consiglieri Perilli e Corrado mira a prevedere garanzie di accessibilità delle strutture non solo per le persone con disabilità permanente ma anche per quelle con disabilità temporanea. Altre osservazioni – presentate dai consiglieri del Gruppo Per il Lazio Rosa Giancola e Cristian Carrara – prevedono che i Comuni siano competenti a verificare anche che una denominazione non sia uguale ad un’altra e segnalino alla Provincia i casi in cui la struttura non si adegui all’eventuale richiesta di modifica. In base a ulteriori osservazioni di Carrara e Giancola, infine, il Comune dovrà trasmettere alla Provincia (e non solo all’Agenzia regionale del Turismo) gli aggiornamenti dei dati sulla capacità degli esercizi e l’elenco delle strutture ricettive e delle imprese alberghiere.