Il presidente della Regione Lazio, NicolaZingaretti, ha firmato questa mattina il protocollo sul “Sistema regionale del Lazio degli appalti pubblici inerenti lavori, forniture e servizi. Criteri e modalità per la trasparenza, la sicurezza e la legalità”. Con questo accordo la Regione Lazio si pone l’obiettivo di rafforzare le politiche regionali di committenza di beni, servizi e lavori, attivando un dialogo permanente tra l’amministrazione regionale, le organizzazioni di rappresentanza degli operatori economici e le organizzazioni sindacali. Tra i firmatari, oltre alla Regione Lazio, CGIL, CISL, UIL del Lazio, Aniem Lazio, Federlazio, Cna e Confartigianato. “Abbiamo deciso – ha detto il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti – di procedere alla sottoscrizione di questo protocollo quadro, figlio di una lunga concertazione, con obiettivi molto precisi, cioè tentare su un tema delicatissimo come quello della trasparenza, della sicurezza e della legalità di procedere alla costruzione di un quadro d’insieme condiviso e a impegni condivisi su temi così delicati. È un protocollo che è stato faticoso ma molto importante perché può rappresentare l’inizio di una fase nuova e il condizionamento su come può funzionare la macchina di gare e appalti”. Attraverso le modalità operative e le azioni di miglioramento funzionale ed organizzativo individuate con il protocollo, nel cui campo di applicazione ricadono tutte le Aziende regionali partecipate e le ASL, le parti sono d’accordo nel far sì che le politiche regionali siano maggiormente tese alla comprensione, individuazione e perseguimento degli obiettivi di interesse collettivo, nonché alla ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse economiche pubbliche; si impegnano inoltre a incrementare la trasparenza nelle decisioni di spesa pubblica, grazie al maggior grado di partecipazione delle organizzazioni firmatarie e favorendo, allo stesso tempo, la partecipazione della cittadinanza attraverso una gestione dell’intero procedimento improntata alla massima tracciabilità e accessibilità delle informazioni. Garantiranno allo stesso tempo l’effettività della concorrenza tra i soggetti economici e l’apertura del mercato in relazione alla domanda di servizi istituzionali e utilizzeranno le politiche di committenza quali volano economico per la promozione delle PMI nel quadro di principi dello Small Business Act (SBA). Si impegneranno a mettere in campo strumenti volti a tutelare i rapporti di lavoro, la salute, la sicurezza e la dignità dei lavoratori, garantendo, tra l’altro, la massima occupabilità, la ricollocabilità dei fuoriusciti nel settore dei servizi, soprattutto nei casi di cambio di appalto, nonché la massima attenzione a particolari categorie di lavoratori in situazione di svantaggio o fragilità. Parte del protocollo prevede inoltre il potenziamento degli strumenti di prevenzione della corruzione, sia implementando le misure organizzative a disposizione dell’amministrazione, sia facendo leva sulla crescente consapevolezza dell’efficacia del coinvolgimento delle parti firmatarie, grazie anche alla loro capacità di vigilanza diffusa, al fine di monitorare la correttezza dei comportamenti dei soggetti pubblici e privati. Realizzeranno infine un sistema partecipato di monitoraggio degli appalti per verificare i tempi delle gare, la loro esecuzione e, di conseguenza, favorire la crescita delle imprese maggiormente virtuose. L’obiettivo è che le procedure di gara costituiscano una singola fase di un processo che vede: la pianificazione degli interventi, l’esecuzione delle gare individuando le procedure più idonee, l’esecuzione e il monitoraggio dei contratti e la valutazione dell’impatto degli interventi. La Regione Lazio, inoltre, adotterà procedure aperte di scelta del contraente per i lavori di importo maggiore ad euro 150 mila ed inferiore a 1 milione di euro. Per gli appalti di importo inferiore a 150 mila euro invece si impegna a: nonassoggettare a ribasso di costi della manodopera e gli oneri della sicurezza; applicare al personale impiegato il contratto collettivo nazionale e territoriale; il contraente principale resta responsabile nei confronti della stazione appaltante; salvaguardia di riassorbimento di manodopera a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici; sarà istituito il Comitato di vigilanza sui contratti; la Regione intende applicare misure di contrasto all’elusione e al lavoro nero; la Regione garantisce la pubblicazione on line dei dati degli appalti aggiudicati; iniziative mirate per formare il personale alle problematiche della sicurezza nei cantieri edili.