“Il nuovo piano rifiuti ha tradito le aspettative, è stata persa una grande occasione. Ha certamente fissato una buona base di partenza, in particolare l’assessore Valeriani ha accolto diverse obiezioni, a partire dal principio dell’autosufficienza degli Ato, obbligando ogni ambito ad avere una propria impiantistica ed una propria discarica. Si è però affermata l’imprescindibile esigenza di chiudere il ciclo dei rifiuti sul territorio che li produce. Considero altrettanto positiva la decisione di approvare di una legge per la definizione, attivazione e regolazione degli Ato, quale ente di governo, come da me espressamente richiesto durante l’intervento sulla discussione generale del piano rifiuti. In questo modo mi auguro possano finalmente essere resi realmente funzionali gli ambiti territoriali ottimali.
Detto ciò, si poteva fare di più. Avevamo la possibilità di chiudere il ciclo in questa regione.
La maggioranza non ha voluto prendere in considerazione la termovalorizzazione perché non c’era la quadra al loro interno.
Ma l’aspetto più grave è rappresentato dal fatto che il piano si basa su numeri non corrispondenti alla realtà.
I dati Ispra 2018 dicono che in questa Regione sono 3.027.000 le tonnellate di rifiuti prodotti. Di queste solamente il 47 per cento vengono prese in maniera differenziata, il 53 per cento, purtroppo riguardano l’indifferenziata. Proprio la parte indifferenziata produce a sua volta 720.000 tonnellate, ossia rifiuti relativi al CDR (combustibili derivati dai rifiuti) e il CSS (combustibili solidi secondari). Nel piano vi sono belle intenzioni ma la potenzialità dell’impianto di San Vittore è di circa 400.000 tonnellate. Mi domando, la Regione riuscirà ad eliminare 300.000 tonnellate l’anno entro il 2025? Io francamente temo che ciò sia poco probabile e questo piano approvato ieri andrà ad infrangersi nella realtà.
Mi auguro che l’istituzione di una cabina di regia per il monitoraggio del piano, si riveli sufficiente per poter prendere atto, non subito, ma magari nell’arco di un biennio della necessità di riconsiderare la possibilità di realizzare un altro termovalorizzatore. In tal caso si prenderà una decisione che avremmo potuto e dovuto assumere già oggi”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.
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