“Si è aperta oggi in commissione consiliare bilancio la discussione sulla proposta di legge concernente “Misure per la riduzione della pressione fiscale e incremento del fondo speciale di parte corrente”. Questa manovra era stata pensata a dicembre 2021 quando eravamo in aula per l’approvazione della legge di stabilità. In quei giorni nessuno di noi pensava che, di lì a breve, ci saremmo trovati di fronte ad una guerra, quella tra Russa ed Ucraina, che sta comportando ricadute negative pesantissime non solo nel Lazio e in Italia ma in tutto il mondo. La modulazione della pressione fiscale era impostata sulla fotografia della situazione che c’era allora e si basava soprattutto, ma non solo, sugli effetti di un’emergenza contingente come quella della pandemia da Covid 19. Il quadro è totalmente mutato e dobbiamo fare i conti con l’ennesima emergenza che sta incidendo in modo drastico sulla nostra economia e soprattutto sulle tasche dei cittadini. Il rincaro dei costi dell’energia, del carburante, delle materie prime sta mettendo in ginocchio, con un effetto domino ogni settore della nostra economia, dai trasporti, all’agricoltura e alla pesca, dalle imprese manifatturiere al turismo e al commercio, per arrivare ai cittadini impossibilitati a far fronte a costi triplicati nell’arco di una manciata di settimane e che a breve non avranno risorse per il proprio sostentamento. L’impennata indiscriminata dei costi in tutti i comparti non può essere risolta con il semplice impegno ma deve tradursi in azioni mirate e concrete. In questo contesto stonano e risuonano come una presa in giro le recenti affermazioni del ministro Cingolani che dice che l’aumento del prezzo dei carburanti è “una colossale truffa”. Un ministro non può limitarsi a questo ma deve agire e dare risposte di conseguenza per porre fine a questa truffa perpetrata ai danni degli italiani e ai rincari in corso. I tempi di questa manovra sono limitati considerato che deve essere pubblicata sulla Gazzetta ufficiale entro il 31 marzo il che significa che va analizzata e approvata entro una decina di giorni. Purtroppo non possiamo pensare con queste risorse di fare chissà che cosa. Con moltiplicatori così alti si tratta di una goccia nel mare. Le risorse disponibili, pari a circa 300milioni di euro, se divise per il numero degli abitanti del Lazio aventi diritto ammontano a circa 50 euro a persona l’anno. La domanda che dobbiamo porci oggi è se questa sia la strada giusta da percorrere considerato che questa non è una risposta esaustiva a quella che è l’emergenza più grande che abbiamo di fronte e che si aggiunge a quella imposta dalla pandemia. Il fronte deve essere unitario, da una parte dobbiamo sollecitare il Governo ad intervenire in modo serio ed immediato per cambiare la situazione in atto e calmierare i costi che stanno pesando sulle fagli e le imprese. Dall’altro, come Regione, non possiamo sottrarci alla responsabilità che il nostro ruolo impone di definire, nei limiti concessi, le misure più adeguate per sostenere le nostre comunità ed i nostri territori. Cercheremo come Forza Italia di utilizzare i pochi giorni a disposizione per comprendere la migliore soluzione da mettere in campo per dare risposte immediate ed efficienti”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio Giuseppe Simeone
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