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Regione. “Potenziare i servizi sanitari sul territorio”

scritto da Redazione
Regione. “Potenziare i servizi sanitari sul territorio”

Dal Consiglio regionale è arrivato l’ok a quattro ordini del giorno da me presentati ed inerenti alla sanità. Tra le proposte approvate l’ingresso della telemedicina negli istituti penitenziari della nostra regione. Un passaggio importante a tutela dell’intera popolazione carceraria, composta da detenuti, ma anche dal personale medico e dagli operatori del settore. Si tratta di un passo in avanti necessario per garantire il diritto alla salute dei detenuti e che al tempo stesso scongiurerebbe un ulteriore aggravio in termini di costi per la stessa polizia penitenziaria. Diventa necessario intervenire in alcuni istituti per rendere ancora più funzionanti i servizi. Come al Regina Coeli per esempio, dove occorre completare il prima possibile il padiglione destinato all’area medica.
Altrettanto urgente è l’intervento della Regione per rendere operative h24 le camere iperbariche del territorio. Il mio ordine del giorno aveva come finalità quella di sensibilizzare l’amministrazione regionale sul deficit nell’offerta sanitaria. Sarebbero solo 4 i centri iperbarici operativi, nessuno h24, ma esclusivamente in orari parziali nei giorni feriali e mai nel weekend. La mancanza di queste camere funzionanti limita l’efficienza delle cure che richiedono tempestività d’intervento, soprattutto nei casi di embolia gassosa legata alle attività subacquee. Tale assenza emerge in tutta la sua drammaticità ed evidenza in una regione, come il Lazio, a forte vocazione turistica, caratterizzata dalla presenza di oltre 130 km di costa. In particolare si praticano con maggiore frequenza sport quali il diving e altre attività di immersione, soprattutto nella provincia di Latina. In questi casi l’assistenza deve essere tempestiva per poter salvare la vita o comunque impedire che chi pratica questa disciplina subisca danni fisici gravi e irreparabili. L’ampliamento di questo servizio è fondamentale, in quanto il trasporto emergenza-urgenza di pazienti colpiti da patologie simili può avvenire solo attraverso strutture pubbliche o convenzionate con il sistema sanitario regionale e nazionale. Mi auguro che l’approvazione di questo odg da parte dell’aula possa contribuire a colmare un deficit che grava sulla qualità della vita dei pazienti.
Una conquista importante è rappresentata dal via libera dell’odg che impegna la giunta Zingaretti ad approvare entro 60 giorni il piano regionale triennale per la lotta al tabagismo. Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia sono attribuibili al fumo di tabacco tra i 70.000 e gli 83.000 decessi l’anno. In Italia fuma il 26% della popolazione, dato che sale nel Lazio, fra le prime regioni per percentuale di fumatori. Eppure il piano triennale ad oggi non è stato ancora approvato, nonostante sia sempre più urgente attivare le misure preventive nell’ambito della lotta a questa piaga sociale e ambientale. Vorrei sottolineare che il piano prevede la programmazione di interventi volti alla prevenzione del tabagismo, attraverso la promozione di stili di vita sani e liberi dal fumo nella comunità, stabilendo l’accesso gratuito ai servizi aziendali per la cura del tabagismo e per smettere di fumare; come pure si pone tra gli obiettivi la tutela dell’ambiente contro l’inquinamento causato dai rifiuti generati dal fumo; nonché il rispetto del divieto di fumare nei luoghi pubblici e di lavoro. E’ di primaria importanza prendere provvedimenti in merito al fenomeno del tabagismo con l’attuazione concreta della normativa regionale esistente dal 2016.
Occorre infine segnalare il via libera all’ordine del giorno che impegna il presidente e la giunta regionale a garantire la presenza di commissioni medico legali in ogni distretto dell’Asl di Latina e quindi a mettere in atto ogni iniziativa necessaria per mantenere i servizi vicini ai cittadini. Con l’accentramento dei servizi sull’Inps di Latina e la cancellazione dei riferimenti territoriali le persone sottoposte a visita medico legale saranno sottoposto ad inaccettabili disagi, vista la necessità di recarsi nel capoluogo dagli altri centri della provincia. L’obiettivo della Regione non dovrebbe essere quello di risparmiare su questo tipo di servizi, ma semmai garantire l’erogazione degli stessi alle persone già gravate da malattie o patologie complesse. Di conseguenza il servizio per il riconoscimento delle invalidità civili dovrebbe essere mantenuto a livello territoriale e non accentrato.

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