L’intervento per la messa in sicurezza del sito Arpa 2 rientra tra gli interventi contenuti nell’Accordo di programma sottoscritto lo scorso 7 marzo 2019 tra il Ministero della Tutela del Territorio e del Mare e la Regione Lazio, a Frosinone, per gli interventi di “Messa in sicurezza e bonifica del Sito di Interesse Nazionale Bacino del Fiume Sacco”. Il sito si estende per circa 1 ettaro e mezzo all’interno del comprensorio industriale di Colleferro.
Il progetto definitivo di riconversione è stato redatto dall’Università degli Studi di Roma “Sapienza” e prevede la messa in sicurezza permanente del sito mediante la creazione di una vasca di confinamento definitivo, da realizzarsi per fasi successive e dotata di fondo, di pareti e di copertura impermeabili, in grado di ricevere tutti i materiali contaminati o inquinati, attualmente
presenti nel sito Arpa 2 e ulteriori terreni contaminati provenienti da altre aree del comprensorio industriale di Colleferro, incluso il sito Caffaro Chetoni Fenilglicina.
Il valore complessivo dell’intervento è superiore a 4 milioni di euro. Il cronoprogramma prevede che i lavori vengano ultimati entro 470 giorni (circa 16 mesi). La gestione dell’intervento, sotto il profilo tecnico e finanziario, e’ stata affidata, nell’ambito dell’Accordo di Programma sottoscritto con il MATTM alla Regione Lazio, identificata come Responsabile Unico dell’Attuazione. La copertura finanziaria è garantita dai fondi individuati nell’accordo di programma. Inoltre, a parziale copertura dei costi che saranno sostenuti in anticipazione dalla Regione Lazio vi sarà, sulla base di un accordo transattivo, una restituzione dell’80% dei costi sostenuti, sotto forma di contributo economico volontario, da parte del soggetto privato proprietario. dell’area Se.Co.Sv.Im.
“Essere riusciti ad essere operativi in pochi mesi fa ben sperare per il futuro. Viste le dimensioni
dell’area e la valenza storica del sito e la ferita di avere qui il terzo sito più inquinato d’Italia oggi davvero giornata storica per la chiusura di una ferita che ha segnato l’intero Paese. Dobbiamo voltare pagina e aprire nuova stagione –parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: dare non solo bonificare ma dobbiamo nuova vocazione a questo territorio. Insieme dobbiamo pensare a fase creativa di innovazione e valorizzazione del territorio per far nascere nuove opportunità creative per questa zona cosi ferita”.
“Mi piace che per la Valle del Sacco la Regione, un privato e il ministero siano uniti da un percorso assieme. Abbiamo messo al centro il benessere dei cittadini” – parole del Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che ha aggiunto: quando abbiamo firmato l’accordo di programma per la bonifica di Valle Sacco, che era attesa da vent’anni, significava proprio fare questo percorso – ha aggiunto -. La prima cosa che ci siamo detti quando negoziammo l’accordo, e ricordiamo che il governo era diverso, era mettere al centro non i colori ma il territorio. Per questo ci dicemmo: ‘Dobbiamo fare presto’. Abbiamo stilato delle linee guida per semplificare”.