Rettifica i sensi dell’art. 8 L. 47/1948 all’articolo “Acqua, le spese oltre i tagli” pubblicato a pagina 1 e 5 dell’edizione del 24 agosto 2014 de “Il quotidiano Latina”.
Acqualatina si è imposta un percorso di efficientamento che nessun altra realtà ha intrapreso e che ha coinvolto in primis proprio la classe dirigente con un’azione riorganizzativa radicale e strutturale.
Quanto riportato nell’articolo “Acqua, le spese oltre i tagli”, pubblicato a pagina 5 (nonché in prima) dell’edizione del 24 agosto 2014 de “Il quotidiano Latina” è totalmente da smentire, in quanto frutto di una grave disinformazione e di un atteggiamento aprioristicamente ostile nei confronti del Gestore.
L’attacco su un fronte in cui Acqualatina si è dimostrata fautrice di un approccio addirittura pionieristico, anticipando qualsiasi decisione in tal senso a livello normativo o altro, dimostra quanto siano pretestuose, infondate ed unicamente e sempre mirate al discredito, le argomentazioni troppo spesso mosse contro la Società.
Acqualatina, infatti, proprio sul tema dell’ottimizzazione e dei “tagli”, compresi gli stipendi dei dirigenti, così come su altri punti chiave della gestione, si è mossa già da tempo con un piano ben preciso e strutturato, composto da una serie di azioni straordinarie mirate all’efficientamento dell’intera struttura e al contenimento dei costi; azioni che hanno già permesso il raggiungimento di obiettivi rilevanti e tangibili, come dimostra anche la chiusura del bilancio d’esercizio 2013, con un attivo di 8,5milioni di euro e il recupero delle perdite pregresse.
A partire dal primo semestre del 2014 la Società ha attuto radicali modifiche organizzative, che hanno interessato anche l’intera classe dirigente.
Tale indirizzo organizzativo si è attuato attraverso la sostanziale riduzione della struttura dirigenziale, per alcuni ex dirigenti si è stabilita la novazione contrattuale del rapporto di lavoro in Quadro, per altri la trasformazione del contratto di lavoro a Tempo Determinato (veri e propri rapporti contrattuali di Temporary Management).
Si è contestualmente proceduto all’accorpamento delle funzioni soppresse in strutture operative dotate di procedure integrate per la gestione delle attività, con l’obiettivo di razionalizzare ed efficientare la struttura direzionale della Società con la finalità, tra l’altro, di velocizzare i processi decisionali, di semplificare l’individuazione delle connesse responsabilità gestionali e di preservare il necessario equilibrio tra ricavi e costi di gestione.
Per quanto riguarda la figura del Direttore Operativo, pure menzionato nell’articolo, lo stesso ha già operato nel passato come Responsabile dell’Esercizio ed attualmente opera in rapporto di distacco a termine.
In merito alle retribuzioni dei dirigenti menzionati, poi, va detto che queste sono bel al di sotto del livello medio della Pubblica Amministrazione, nonostante le forti e pressanti responsabilità che la delicata gestione di un pubblico servizio, come quella in carico ad Acqualatina, impone alle figure dirigenziali.
È evidente, dunque, che, pur senza nessun obbligo di legge, Acqualatina si è imposta un percorso che nessun altra realtà ha intrapreso, nella regione Lazio e non solo, un percorso che, tenendo in considerazione un contesto nazionale, oltreché territoriale, in fase di profondo cambiamento, vede Acqualatina realizzare, e quindi anticipare, quello che è in fase di discussione a livello di governo nazionale, in tema di spending review e trattamento dei livelli dirigenziali.
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.