Cori aderisce, quale Comune partner, alla proposta di avvio della procedura di riconoscimento delle millenarie mura poligonali, ubicate in un circuito di città di sei regioni dell’Italia centrale, promossa dai comuni di: Alatri (Lazio, Frosinone), Amelia (Umbria, Terni), Orbetello (Toscana, Grosseto), Massa d’Albe – Alba Fucens (Abruzzo, L’Aquila), Pietrabbondante (Molise, Isernia), San Pietro Infine (Campania, Caserta). La giunta municipale ha infatti deliberato di accettare, in via preliminare, l’adesione del Comune di CORI all’inserimento nella Lista propositiva italiana del Patrimonio Culturale Mondiale dell’Unesco – Tentative List Nazionale, finalizzata alla formale costituzione di un’apposita Associazione temporanea di scopo.
Già nel 1977, con la legge n. 184 del 6 aprile, lo Stato italiano ha ratificato la Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale, promossa dalla Conferenza Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura e firmata a Parigi il 23 novembre 1972. Tale Convenzione incoraggia i Paesi membri a identificare e tutelare il proprio patrimonio e, allo scopo, istituisce e integra una Lista del patrimonio mondiale Unesco, selezionando i siti da inserirvi in base alle loro caratteristiche specifiche e definendo le tipologie dei beni che possono esservi iscritti. In forza di tale iscrizione, i Paesi riconoscono che i siti ricompresi nella “Lista del patrimonio mondiale” che si trovano sul proprio territorio, senza nulla togliere alla sovranità nazionale e al diritto di proprietà, costituiscono un patrimonio “alla cui salvaguardia l’intera comunità internazionale è tenuta a partecipare”.
Atteso che alcuni Comuni, già citati, hanno nel tempo avviato una serie di contatti finalizzati alla valorizzazione e conoscenza del proprio patrimonio archeologico caratterizzato dalla presenza delle imponenti e millenarie mura in opera poligonale, maturando la consapevolezza che tale patrimonio costituisca un valore inestimabile da tutelare e preservare e pertanto facendosi promotori di un’azione tesa a coinvolgere altre realtà territoriali caratterizzate dalla presenza di elementi similari (a riguardo sono stati presi contatti informali con il MIBACT – ufficio UNESCO), il Comune di Cori intende aderire al predetto percorso avendo, come è noto, nel suo territorio mura poligonali di particolare rilevanza e ritenendo che la candidatura rappresenti un’importante occasione di valorizzazione del patrimonio archeologico e paesaggistico, nonché un’opportunità di sviluppo turistico e culturale.“Il patrimonio culturale e naturale rappresenta il punto di riferimento, il modello, l’identità dei popoli e costituisce l’eredità del passato da trasmettere alle generazioni future”, dice il sindaco di Cori Mauro De Lillis, che aggiunge: “Riteniamo che l’inserimento nella Lista propositiva italiana del Patrimonio Culturale Mondiale dell’Unesco vada incontro alle aspettative di questo Ente con una maggior consapevolezza del valore dei beni insiti nel territorio comunale con un incremento anche turistico nel medio e lungo periodo”.