Anche i vertici di Rida Ambiente hanno sottoscritto la petizione lanciata dal videomaker Marco Zarotti e sottoscritta da quasi sei mila persone in poco meno di una settimana, per la bonifica delle discariche abusive del Lazio.
“Una scelta doverosa la nostra – ha spiegato il patron Fabio Altissimi – che vede le nostre firme accanto a quelle di molti che hanno combattuto aspramente il nostro progetto di installare una discarica di servizio a La Cogna. Finalmente anche quei cittadini hanno capito che più che una discarica regolare a spaventare devono essere quelle abusive. Cave, avvallamenti, intere valli, ricoperte da un sottile strato di vegetazione sotto il quale si può trovare di tutto. Bombe ecologiche che inquinano giornalmente terra, acqua e aria e contro le quali la politica, locale e regionale, è sempre rimasta inerme. Ad Aprilia le giunte che si sono susseguite hanno anzi permesso l’insediamento di popolosi nuclei abitativi, ad oggi non serviti da rete idrica e fognaria. Cittadini che vivono a pochi metri da tonnellate di rifiuti che inquinano i loro pozzi, i loro orti, che fanno ammalare i loro familiari con i dati del registro tumori che dovrebbero allarmare chiunque ma che sembra non riguardino la classe politica. Una classe politica che ha alzato le barricate contro Paguro senza spiegare però che, eliminato il fantomatico pericolo di una discarica controllata, rimaneva in quelle zone il pericolo, ben più grave, rappresentato dalle numerose discariche altamente inquinanti alcune delle quali insistenti sui quei territori da più di 30 anni. Ci hanno pensato un valido video maker con un video interessantissimo e degno di rimbalzare sui tg nazionali e un gruppo nutrito di cittadini a cui ora è il caso di dar voce, perché la loro è una battaglia giusta e il loro eco deve raggiungere non solo il consiglio comunale ma anche quello regionale, dove si continuano a organizzare tavoli e convegni ma dove, nonostante gli 80 milioni di euro di ammenda versati all’Unione europea, non si trovano i fondi per rendere nuovamente salubre le province della Regione”.
L’azienda di Rida Ambiente, che provvederà ad acquistare i diritti del mini reportage, annuncia di voler diffondere la petizione e il video sui propri canali informativi, invitando, anche tramite questo comunicato, a diffondere sulla stampa locale e regionale l’indirizzo dove poter sottoscrivere la petizione che si auspica possa presto raggiungere le diecimila sottoscrizioni. La stessa azienda si rende inoltre disponibile ad acquistare i diritti di diffusione di ulteriori reportage che dovessero essere realizzati nelle altre province inquinate della regione.