Le Acli provinciali di Latina ribadiscono la propria posizione di organizzazione sociale convinta che il sistema scolastico sia una funzione importantissima per la comunità e che l’attuale situazione cittadina faccia soffrire gli alunni e gli studenti, oltre al corpo docente e alle famiglie.
Parla Nicola Tavoletta, direttore delle Acli provinciali di Latina: “La vicenda delle scuole chiuse in questi due anni per delle semplici caldaie non aggiustate e la situazione conflittuale aperta sulle scuole paritarie gestite storicamente da ordini religiosi ci fa riflettere su quanto il sistema scolastico e culturale sia degradato in questa città.
Le Acli provinciali di Latina chiedono alla Amministrazione comunale di risolvere il conflitto con gli ordini religiosi, riattribuendogli il servizio scolastico, superando qualsiasi cavillo burocratico e rispettando la cultura cristiana della nostra Comunità. Esprimono la necessità di riaprire le scuole con i termosifoni funzionanti, cosa che andava fatta a settembre. Sono preoccupate per il degrado scolastico, culturale e quindi sociale nel quale versa la città.
Auspicano che la tanto proclamata volontà di trasparenza e legalità, comunque messa in crisi, sia accompagnata da una efficacia amministrativa.
Su queste due vicende pagano i bambini e non possiamo permetterlo, richiamando alle proprie responsabilità gli amministratori comunali”.