Centro di raccolta comunale rifiuti situato in località “Morelle”, Terracina: intervengono i Carabinieri Forestali
I Carabinieri del Nipaf si sono recati nel centro di raccolta comunale “Morelle” a Terracina per eseguire alcuni accertamenti in seguito a diverse denunce che negli ultimi tempi sono arrivate alle orecchie di inquirenti e investigatori.
Ad agosto scorso, la polemica intorno ai rifiuti di Terracina scoppiò anche a causa di diverse immagini, pubblicate anche da “Latina Tu”, che ritraevano la condizione dei mezzi utilizzati dai dipendenti della De Vizia Transfer Spa, la società privata che gestisce per conto del Comune la raccolta differenziata.
“Caro sindaco e caro assessore – spiegava un utente sui social – mi viene comunicato che la De Vizia se ne frega dei dipendenti, lavorano con camion rotti. I dipendenti si lamentano ma loro anziché far aggiustare i camion li dà ai dipendenti che non sanno che il camion è rotto, fa fare ore che non vengono retribuite da camion che i freni non funzionano, insomma i camion sono rotti. So che alcuni sono andati al pronto soccorso, ma a loro non interessa ci sono tante cose che veramente non vanno: si stanno crepando a fare ore di più che non vengono retribuite. Spero solo che scaduto il contratto il sindaco si metta una mano sulla coscienza e lo mandi a spasso, non ci si può arricchire alle spalle dei dipendenti. Fatevi una passeggiata in via Campo lungo l’erba alta 3 metri gli incidenti di continuo perché non c’è visibilità”.
Stamani, invece, i Carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nel centro di raccolte “Morelle” per via di segnalazioni molto gravi. La raccolta dei rifiuti non sarebbe organizzata regolarmente, secondo le denunce, e vi sarebbero diverse conseguenze: dal percolato dei rifiuti ai miasmi. All’attenzione dei militari, vi sarebbe anche il depuratore interno al centro.
Ad ogni modo, l’ispezione del Nipaaf è iniziata dalla mattina di oggi, 11 settembre, fino al primo pomeriggio. È probabile che il verbale che hanno stilato i Forestali possa costituire un grosso grattacapo per i gestori del centro.
Latina TU
