“Ci aspettavamo davvero di più dall’intervento del presidente Zingaretti e dall’intera maggioranza. Nessuno di noi ha voluto scambiare l’Aula del consiglio regionale per quella di un tribunale. Per questo non abbiamo emesso assoluzioni o condanne. Drammaticamente, ancora oggi persiste l’incapacità di dare risposte da parte dell’amministrazione Zingaretti sul futuro della gestione dei rifiuti nel Lazio. Nulla sappiamo di quali saranno i provvedimenti e gli atti che questa Amministrazione utilizzerà, affinché non si ripeta a Roma e nel Lazio lo spettacolo al quale la politica ha costretto ad assistere i nostri concittadini negli ultimi venti anni. La paura è che senza una reazione coraggiosa ed efficiente da parte della politica, il rischio di nuove sudditanze sia sempre in agguato. Trasparenza degli atti, investimenti adeguati a garantire l’ambiente e la salute pubblica sono figlie di una capacità di programmazione, a tutt’oggi assente con Zingaretti e la sua giunta di centrosinistra. Siamo pronti a collaborare se ci sarà la voglia di rivoluzionare un sistema malato e pericoloso come quello dei rifiuti. Non se qualcuno vorrà far finta che non sia accaduto nulla, come se il binomio Cerroni-Malagrotta non avesse proliferato un mare di compiacenza. La reazione, emblema della discontinuità, dipenderà dal coraggio di affrontare “di petto” questa situazione. In questi dieci mesi, ed oggi ne abbiamo avuto la conferma, questo coraggio non lo abbiamo visto nè noi, né i nostri concittadini”. Lo dichiara il capogruppo regionale di Forza Italia Luca Gramazio.
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Un anno e mezzo fa, prima che l’ufficio del Comune smettesse di lavorare, fu organizzato lo sgombero di un abusivo. Tutto era pronto. Ma Luca Gramazio – ora capogruppo Pdl in Regione, figlio di Domenico detto «er Pinguino»- si piazzò davanti alla porta minacciando una resistenza a oltranza raccontano dall’Ater. I vigili tornarono al comando. Per quel giorno non se ne fece niente.
23.8.13.corriere dela sera-roma