“E’ evidente che riequilibrare una corretta gestione organizzativa come quella dell’Ama, aumentando la produttività del personale esecutivo ed esternalizzando alcune attività ai soggetti privati, non assicura automaticamente un servizio di qualità e una razionalizzazione dei costi. Infatti, la carenza dell’organico aziendale, causata dal blocco quinquennale del turn over e dal nuovo sistema di raccolta porta a porta, non può essere risolta concentrando i carichi di lavoro sugli operai e tagliando alcuni servizi di supporto, specie se si vuole recuperare una credibilità aziendale vera e percepita dall’utenza cittadina“. Così in un comunicato Carmine Candido, Presidente del Covisp.
“Per questo occorre puntare su un piano di ottimizzazione e sviluppo che preveda l’internalizzazione gestionale di tutti i servizi, perché la liberalizzazione delle attività è spesso propedeutica ad una privatizzazione aziendale e comunque la liberalizzazione e la privatizzazione hanno quasi sempre un comune denominatore: l’incapacità della governance pubblica di gestire in casa servizi di qualità, portando risparmio per le casse comunali ed efficienza organizzativa“. “Infatti quando l’Ama pubblica un bando di gara per la selezione dei rifiuti intorno ai cassonetti o per la raccolta differenziata presso le utenze non domestiche, oltre a confermare indirettamente l’insufficienza della propria dotazione organica, presuppone che l’internalizzazione dei servizi sia meno conveniente, nonostante il margine di guadagno del soggetto privato e i costi di una doppia logistica e questo non può essere certo considerato l’obiettivo raggiunto di un management pubblico. Pertanto, non condividiamo neanche la scelta di questi giorni, di affidare alla Roma Multiservizi lo spazzamento manuale delle strade, perché rappresenta una esternalizzazione estemporanea che sembrerebbe rispondere più alle esigenze politiche e meno a quelle della collettività.
In tal senso auspichiamo che il miglioramento della qualità dei servizi nei punti strategici territoriali, dalle fermate Atac di superficie alle scuole, fino al prossimo evento giubilare, possa finalmente prevedere una rivisitazione della organizzazione aziendale di Ama, compresa quella di assicurare per i prossimi anni l’internalizzazione dei servizi di global service scolastico. Tra l’altro l’internalizzazione in Ama del global service scolastico, sarebbe un esempio di buona gestione della cosa pubblica, visto che prevede, rispetto alla procedura di gara, un risparmio di circa 50 milioni di euro ed un recupero vero della produttività di Ama, con il passaggio degli operatori polifunzionali attualmente impiegati nella Roma Multiservizi“, conclude Candido.