“Le foto e le denunce di comitati di zona e cittadini in merito alle pecore che pascolano nei terreni, che nelle settimane scorse erano state soggetti a sversamenti di petrolio e olii bituminosi e posti quindi sotto sequestro, fanno rabbrividire ed è l’ultima cosa che volevamo vedere dopo l’invasione di maiali e ratti tra i cassonetti e nelle scuole di questa città. Ancora una volta si dimostra la gravità della situazione a Roma, ma in particolare lo stato cui è lasciata la Valle Galeria”, così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale e componente della commissione Ambiente, nel commentare quanto sta emergendo in queste ore tra Ponte Galeria, Piana del Sole, Castel Malnome, Massimina, Casal Lumbroso e Malagrotta. “La Valle Galeria è la Terra dei Fuochi di Roma. Intere aree inurbanizzate sono state destinate a servitù ambientali degradanti e, allo stesso tempo, allo sviluppo agricolo e zootecnico. Questo quadrante della città è stato caratterizzato da immobilismo e scelte nevrotiche, trattato come un’Area 51 dal punto di vista ambientale e, nello stesso tempo, soggetto a piani di zona e di sviluppo residenziale. Da mesi chiedo in Regione una discussione concreta sulla riqualificazione della Valle Galeria, da mesi si fa finta di nulla. Del resto è quello che accade a questo territorio da vent’anni a questa parte, divenuto noto solo per aver ospitato la discarica più grande d’Europa e lo scandalo Cerroni. Ma se si transita nella Valle Galeria ci sono troppi assurdi elementi che dovrebbero far notizia: sversamenti petroliferi, percolato, odori nauseabondi, discariche a cielo aperto, un fiume morto, rifiuti ospedalieri che galleggiano”, conclude Fabrizio Santori.