”Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, deve rifare il piano regionale dei rifiuti bocciato dal Ministero, non si presenta in Aula e, intanto, ricorre a Rossana Cintoli, ennesimo dirigente esterno, come Direttore della Direzione regionale Ciclo dei Rifiuti”. Lo afferma Orlando Angelo Tripodi, capogruppo regionale della Lega, che aggiunge: ”Nonostante il Consiglio di Stato abbia dichiarato illegittimi i dirigenti esterni su cui è stata sollecitata anche la Corte dei Conti, Zingaretti continua ad aggirare gli iter nel bel mezzo di un’emergenza rifiuti. Lo stesso è accaduto per la nomina dei vicedirettori di Arpa Lazio, passata senza il parere della commissione competente come previsto dalla legge istitutiva dell’Agenzia. In più il vicedirettore Carlo Colecchia, dirigente del Comune di Sabaudia ai Lavori pubblici, non avrebbe la comprovata professionalità ed esperienza nella direzione di organizzazioni complesse nel settore ambientale, peraltro previste dal bando”.
Secondo Tripodi ”dopo lo scandalo della super dirigente Flaminia Tosini sulla discarica di Monte Carnevale, Zingaretti ha deciso di autocontrollarsi: infatti sono state affidate ad Arpa, un’agenzia regionale in grado di controllare l’operato anche della Direzione competente e della Giunta, le competenze istruttorie per la Autorizzazione di impatto ambientale (Aia), per la Valutazione integrata ambientale (Via) e per l’Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti. Il Governatore del Lazio è al corrente che il controllore e il controllato non possono coincidere?”, conclude il capogruppo leghista.
I commenti non sono chiusi.